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Dalla storica promozione a suon di record in serie A al rischio serie B in 17 anni per l’Orlandina

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Diciassette anni fa come oggi l’Orlandina festeggiava la prima storica promozione in serie A asfaltando Ferrara in un PalaFantozzi ribollente di entusiasmo e portando a termine un’annata irripetibile che resta tutt’ora nell’albo d’oro del club e dell’intera A2 con il record imbattuto di 27 vittorie su 30 e con in bacheca anche il double avendo conquistato la Coppa Italia di categoria. Nello sport, però, ci sono i cicli e quello del più piccolo paese dell’olimpo ed in Europa ha fatto divertire tutti i siciliani per anni con una carrellata di fuoriclasse passati da Capo d’Orlando. Da Oliver, McIntyre, Hoover, il compianto Rolando Howell e lo sceriffo Perdichizzi in panchina, passando per decine di altri big tra cui Pozzecco, Basile, Soragna, giusto per citarne alcuni. Ora purtroppo il ciclo sembra ai titoli di coda con King, Mack, Laganà, Ellis ed ancora Cardani come coach che dovrebbero fare di tutto per centrare l’obiettivo stagionale della permanenza in A2 che finora hanno fatto di tutto per compromettere. Mancano 4 gare alla fine e per dare ragione al patron Sindoni che è convinto di chiudere l’annata il primo maggio con la salvezza in tasca prima di fare importanti rivelazioni l’indomani, i paladini dovrebbero vincerne almeno 3 a partire da quella della vigilia di Pasqua dalle 20.30 a Chieti contro la quart’ultima del girone Rosso che, vincendo, otterrebbe la certezza anche aritmetica di restare in A2. Arbitreranno Pierantozzi di Ascoli Piceno, Terranova di Ferrara e Tallon di Bologna. Riusciranno i nostri eroi biancoazzurri ad essere quelli delle 6 vittorie casalinghe e quelli che col roster menomato hanno fatto tremare Cantù e non quelli che hanno perso ad Orzinuovi contro la cenerentola del girone Verde già retrocessa?