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Dal tetto del proprio capannone Moncada pronto a tutto “Voglio risposte o l’esito sarà scontato”

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Il “re dell’eolico” sta reagendo così ad una perquisizione subita nei giorni scorsi dalla Guardia di finanza. I legali: “E’ esasperato perché si continua ad infangare il suo nome. Ha già fatto un esposto per fatti e vicende giudiziarie che sono prive di qualsiasi fondamento”. Dalla Procura: “Massima disponibilità ad incontrarlo”.
E’ salito sul tetto di uno dei capannoni (quello della foresteria ndr.) del suo stabilimento a Porto Empedocle e sta dando vita ad un’animata protesta. L’imprenditore Salvatore Moncada, sorprende tutti ancora una volta, prendendosi purtroppo la scena mentre la squadra che lui ha creato e presiede, la Fortitudo Agrigento, battuta mercoledi allo scadere a Ragusa nel derby di serie B dopo 21 vittorie di fila, è favorita per il ritorno in A2.
Il “re dell’eolico” sta manifestando in seguito ad una serie di perquisizioni effettuate, nei giorni scorsi, dalla Guardia di finanza su indicazione della Procura della Repubblica di Agrigento nel contesto di un’attività investigativa che è al momento – ovviamente – coperta dal massimo riserbo. Sul posto, sotto il capannone, c’è la polizia. Ma anche i vigili del fuoco del comando provinciale che, raccolto l’Sos lanciato dai militari dell’Arma, si sono subito precipitati con il carro-telo e l’autoscala. A supporto i militari dell’Arma. Sono state messe in in campo, è presente in via precauzionale anche un’autoambulanza, tutte le misure di tutela previste in questi casi per evitare incidenti e tragedie.
Agrigentonotizie è riuscita a raggiungere telefonicamente i legali della famiglia Moncada. “L’imprenditore, un mese e mezzo fa circa, ha fatto un esposto al ministero di Grazia e giustizia, al Consiglio superiore della magistratura, al presidente della Repubblica Mattarella e alla Procura di Caltanissetta per fatti e vicende giudiziarie che sono prive di qualsiasi fondamento, che ha subito e continua a subire – hanno spiegato i legali – . Il riferimento è alle vicende già sottoposte al vaglio dell’organo giudicante, negli ultimi 10 anni Moncada è stato oggetto di una decina di procedimenti penali conclusi con archiviazione, su richiesta della stessa Procura, o con sentenza di assoluzione. Tutto questo, dopo le pronunce a lui favorevoli, ha ingenerato la convinzione di essere oggetto ingiustiamente di attenzioni della Procura, tant’è che ha hatto l’esposto. Tre giorni fa – hanno continuato sempre i legali della famiglia Moncada – ha subito una nuova ‘aggressione’ da parte di Procura e Guardia di finanza (il riferimento è alle perquisizioni ndr.). L’imprenditore Salvatore Moncada è esasperato – aggiungono i legali – perché è stato infangato e si continua ad infangare il suo nome, il nome di una persona che ha iniziato a lavorare da quando aveva 12 anni e non ha mai smesso”. Negli ultimi minuti (ore 11,20 ndr.), l’imprenditore sta provando, al telefonino, a rintracciare e ad interloquire con il ministro.
La Procura, con un comunicato a firma del procuratore facente funzioni: Salvatore Vella, ha fatto ufficialmente sapere che “ferma restando la qualità di persona sottoposta ad indagini del geometra Moncada e sottolineata la circostanza che la disposta misura cautelare del sequestro preventivo di somme per oltre sei milioni di euro è stata confermata, in ultimo, anche dalla Corte di Cassazione, questo ufficio (come per qualsiasi altro indagato) rimane sempre disponibile ad ascoltare tutte le argomentazioni e tutte le ragioni che Salvatore Moncada, con l’assistenza o per il tramite dei suoi difensori, riterrà utile esporre a proprio beneficio ed interesse”.