Home Cronaca Federica Calà ha bisogno di assistenza, l’Asp di Messina risponde in parte

Federica Calà ha bisogno di assistenza, l’Asp di Messina risponde in parte

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Grido di allarme dei genitori della piccola Federica Calà di Rocca di Caprileone, affetta da una grave malattia neurodegenerativa che necessita di cure h24 per poter essere in qualche modo gestita. Laura e Davide precisano: “Dal 10 marzo al prossimo 7 aprile sono state assegnate sei ore di assistenza infermieristica e sei ore di assistenza Oss suddivise in quattro ore da prestare la mattina e due ore nel pomeriggio”. Secondo la famiglia “Non si arriva a 12 ore complessive, inoltre la figura professionale Oss è diversa dall’infermiere perché Federica ha esigenze specifiche e necessita di cure particolari”. Il tutto dopo la nota diffusa dall’Asp di Messina, sollecitata sul caso. “Riguardo alle recenti notizie stampa riferite al caso della giovane Federica, che lotta contro la Smard1, l’ASP di Messina conferma la massima attenzione al caso, così come a quelli delle tante altre persone che, nel nostro territorio, affrontano gravi patologie. Nel caso di Federica, il nostro sostegno si è tradotto nell’attivazione di un Piano Assistenziale Individualizzato (PAI), consistente in un servizio di assistenza domiciliare integrata erogato con l’ausilio di figure professionali, a supporto del percorso di cure e assistenza di Federica e dei suoi genitori.
Nonostante il servizio sia stato allineato ai più elevati standard possibili, siamo consapevoli che le esigenze di Federica e della famiglia sono molteplici e mutevoli e, pertanto, richiedono costante attenzione. Per questo motivo, recentemente l’Azienda ha convocato una Unità Valutativa Multidisciplinare (UVM) altamente specializzata, che ha rimodulato il PAI alla luce delle attuali esigenze della nostra paziente. Il suddetto PAI prevede per la giovane Federica un servizio di assistenza infermieristica (quotidiana, sette giorni su sette) di tre ore (e non due, come erroneamente riportato da alcuni organi di stampa), a cui si aggiunge l’intervento (sempre quotidiano, sette giorni su sette) di un OSS per ulteriori tre ore.
L’Azienda al fine di consentire l’addestramento dell’OSS (figura non prevista dal precedente PAI) ha altresì autorizzato, per un mese, di raddoppiare le ore previste per l’assitenza infermieristica e sociosaniataria, portandole, pertanto, a 12 ore complessive. Il sopradescritto Piano Assistenziale viene integrato dall’intervento di un neuropsicomotricista, due volte al giorno, sempre sette giorni su sette. Nel corso della settimana, il suddetto PAI prevede che vi siano ulteriori figure professionali che si rechino al domicilio di Federica per effettuare trattamenti riabilitativi professionali (nello specifico, un logopedista per n.3 sedute settimanali e uno psicologo per n.2 sessioni settimanali) e consulenze specialistiche (mediante l’intervento di un nutrizionista e di uno pneumologo) oltre alla pronta disponibilità medica per le urgenze. Alla luce di quanto sopra, confermiamo – per questo come per ogni altro caso – la nostra massima attenzione ad assicurare la risposta assistenziale più appropriata, nel rispetto delle vigenti Linee guida per l’accesso alle cure domiciliari”.