I Carabinieri di Santo Stefano di Camastra, nell’ambito di un’attività finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati ambientali, hanno deferito una persona per raccolta di rifiuti non autorizzata. A seguito di un’attività d’indagine, in San Teodoro i Carabinieri della Stazione di Cesarò hanno accertato la presenza di una discarica abusiva a cielo aperto su un’area di circa 120 mq all’interno della quale sono stati rinvenuti parti di coperture in eternit, diverse vasche per la raccolta di acque in eternit, pneumatici usati e vetusti, materiale ferroso vario e parti di un carro allegorico in cartone, dematerializzato dagli eventi atmosferici. All’esito degli accertamenti dei Carabinieri, l’area adibita a discarica è stata sequestrata ed il titolare del terreno è stato deferito, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania per raccolta di rifiuti non autorizzata.
Dall’inizio dell’anno, nell’ambito delle attività e dei servizi di controllo dei cantieri edili disposti dal Comando provinciale Carabinieri di Messina ed attuate dai Carabinieri delle Compagnie di Patti, Messina Sud, Santo Stefano di Camastra e Taormina, in collaborazione con il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro del capoluogo, sono stati ispezionati 7 cantieri dislocati nella provincia. Tutti i controlli hanno avuto come finalità la verifica del rispetto delle normative di settore, con particolare riferimento alla tutela ed alla sicurezza dei lavoratori. All’esito delle attività svolte, Carabinieri hanno denunciato 10 persone all’Autorità Giudiziaria comminando a carico dei responsabili sanzioni per l’ammontare di oltre 150.000 euro nonché la sospensione temporanea di 4 attività, a seguito delle gravi criticità riscontrate. Tra le violazioni accertate dai militari dell’Arma, emergono in particolare quelle per l’aver omesso: l’utilizzo dei dispositivi di protezione e le attrezzature idonee ai fini della tutela e della sicurezza dei lavoratori, l’installazione di parapetti al fine di evitare rischi di caduta e la formazione dei lavoratori sui rischi della loro attività in cantiere. Inoltre, nel corso dei servizi sono stati controllati circa 90 lavoratori tra i quali, 5 di essi sono risultati assunti “in nero” motivo per cui a carico delle imprese è stata comminata la sanzione aggiuntiva di 2000 euro, con l’obbligo di regolarizzare la loro posizione.