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Sanità: “Tempi eterni per una TAC o una risonanza”: l’on. Laccoto chiede di sfruttare i fondi del Decreto Sostegni bis

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“Non è degno di un paese civile attendere anche un anno per effettuare una TAC o una risonanza magnetica. I tempi di attesa per esami diagnostici, prestazioni ambulatoriali specialistiche e in regime di ricovero sono davvero troppo lunghi, così lunghi da risultare inaccettabili e snervanti per gli utenti. Bisogna utilizzare i fondi ancora disponibili nel Decreto Sostegni bis per assumere nuovo personale sanitario, migliorare i servizi e ridurre drasticamente i tempi di attesa per esami che possono risultare vitali”. A dirlo, il deputato regionale Giuseppe Laccoto, che ha presentato una interrogazione parlamentare prendendo spunto dal Piano Regionale di Governo delle liste di attesa (PRGLA) per il triennio 2019-2021 e dalla recente indagine effettuata dal Movimento di partecipazione civica Cittadinanzattiva, secondo cui in Sicilia, a causa del Covid, sono state oltre 3 milioni le prestazioni ambulatoriali e 63mila i ricoveri non erogati.
“Immediatezza della diagnosi significa tempestività delle cure e maggiore efficacia delle cure stesse. Per questo bisogna intervenire con urgenza per affrontare un problema che già esisteva e che la pandemia ha senz’altro aggravato”, ha continuato l’on. Laccoto. “Ci sono risorse confermate anche per il 2022 nel Decreto Sostegni bis che consentono alle aziende e agli enti del Servizio Sanitario Regionale di assumere medici specialisti, infermieri ed altri professionisti sanitari, anche attraverso procedure semplificate ed in deroga ai vincoli di spesa vigenti. La Regione sfrutti questi fondi e dia risposte agli utenti della sanità che chiedono tempi rapidi per le diagnosi, efficacia ed efficienza nei servizi”.