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Covid: Sicilia in zona arancione, ecco cosa cambia

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E’ arrivata l’ufficialità, la Sicilia è zona arancione. il presidente della Regione Nello Musumeci lo aveva già anticipato nel pomeriggio: «Ci stiamo avvicinando verso la zona arancione, perché nonostante tutti gli sforzi fatti i reparti di terapia intensiva sono pieni di persone non vaccinate che ci spingono verso questo colore». La conferma è arrivata dal ministro alla Salute Roberto Speranza che ha firmato l’ordinanza con la quale la Sicilia da lunedì passa in “arancione» insieme ad altre tre regioni: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Piemonte.

Ciò che ha accelerato il tutto, secondo Musumeci, è stata la situazione nei reparti di terapia intensiva dove – secondo i dati dell’Agenas – la Sicilia ha superato, sia pure di poco, il limite di guardia del 20%. Sopra la soglia di saturazione anche la percentuale di posti occupati da pazienti Covid in area non critica (36%).

In zona arancione sono sempre consentiti gli spostamenti dentro il proprio comune, mentre gli spostamenti verso altri comuni della stessa regione e verso altre regioni sono permessi a chi non ha il Green Pass solo per ragioni di necessità, da motivare con autocertificazione. Chi possiede il Green Pass ‘base’ e quello rafforzato, invece, può muoversi liberamente dentro e fuori dalla regione.

In zona arancione possono accedere ai negozi che vendono beni o servizi alla persona tutti i cittadini, a prescindere se abbiano o meno il Green Pass o il Super Green Pass. Anche l”accesso agli uffici pubblici per usufruire dei servizi è sempre consentito. L’accesso ai centri commerciali, invece, è consentito a tutti nei giorni feriali, mentre nei giorni festivi è consentito solo a chi ha il Super Green Pass.

In zona arancione, i bar e ristoranti sono aperti solo per chi ha il Super Green Pass: sia per consumazione al banco che per quella al tavolo, all’aperto o al chiuso. Dunque, chi non possiede il Super Green Pass non può bere un caffè al bar. Il Green pass ‘base’ è obbligatorio per accedere ai luoghi di lavoro, mentre chi non è in possesso di certificazione verde ottenuta attraverso vaccino o tampone non potrà accedere.