Mentre arriva la prima vera neve stagionale sui Nebrodi con Capizzi e Floresta ricoperte da 20 cm, continuano a preoccupare i dati ufficiali segnalati dalla piattaforma Asp che ha rilevato 897 positivi barcellonesi con 794 vaccini somministrati e 35 pazienti ricoverati al centro COVID-19. Così come si temeva i risultati dei numerosissimi tamponi molecolari eseguiti dall’Usca negli ultimi giorni ha fatto lievitare in maniera notevole il numero dei positivi che oggi sono a Milazzo ben 467, 80 in più rispetto all’ultimo aggiornamento. Contagi in aumento anche a Patti (313 e non 597 come in una fake) ed a Cesarò dove salgono a 92 i casi di positività, a Piraino che passa da 59 a 66 contagiati e a Tusa, con 111 attuali positivi. Buone notizie arrivano, invece, da Oliveri, dove questa sera si comunica un calo dei contagiati da 140 a 129 unità. In serata aggiornato il dato di San Fratello, dove si segnalano 61 casi. Impennata di contagi a San Marco d’Alunzio che passa da 25 positivi del 3 gennaio a 63 del 7 gennaio, di cui 12 accertati con molecolare e 52 con rapido. Segnalati anche 4 guariti. A Torrenova 90 positivi con 25 persone risultate non negative al rapido e in attesa di conferma. A Tortorici sfondata quota 200, mentre a Capizzi più che la fresca zona arancione al sindaco Leonardo Principato Trosso preoccupa la gestione di chi è preposto. “Apprendo con amarezza -dichiara sulla sua pagina fb -il contenuto della nota inviata dal responsabile USCA di Nicosia ai vertici aziendali dell’ASP di Enna inviata per conoscenza anche ai sindaci di Nicosia, Troina, Gagliano, Capizzi, Cerami e Sperlinga nella quale si comunica la sospensione delle attività dell’Usca in tutto il territorio di competenza per mancanza di materiali di supporto (tamponi rapidi e molecolari). Quindi dal 9 gennaio nel nostro territorio non sarà possibile effettuare ne monitorare i positivi in quarantena, ne eseguire tamponi sui sospetti casi covid e nemmeno effettuare screening sulla popolazione scolastica prima dell’avvio delle lezioni in presenza. In queste condizioni i nostri territori sono delle vere e proprie polveriere dove i contagi sono fuori controllo così come il sistema di tracciamento è andato a rotoli”.