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Il libro CapoVerso immagina la Capo d’Orlando del futuro

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Appuntamento a mercoledì 29 dicembre, alle 18, presso la Biblioteca Comunale del Comune di Capo d’Orlando, per l’attesa presentazione del libro  “CapoVERSO, Capo d’Orlando verso dove? Scenari di ieri e di domani”, Armenio editore, scritto dall’architetto orlandino Emanuela Lo Presti. “CapoVERSO – spiega l’autrice – vuole essere un taccuino di appunti in cui sono stati riportati studi, schede, esperienze, riflessioni, racconti del tempo passato ma anche progetti, proposte ed ipotesi per il futuro. Perché scriverlo?! Il proposito è quello di creare spunti di riflessione, stimoli, idee, per lo sviluppo e la storia futura del territorio orlandino. Una pubblicazione che si rivolge a tutti, a coloro che possono o potranno incidere su questo territorio: amministratori, progettisti, ma anche liberi cittadini, imprenditori, che con il loro singolo operare contribuiranno a determinare il futuro della nostra cittadina” ha concluso Emanuela Lo Presti. Interverrà anche il Prof Architetto Olindo Terrana, Direttore GAL Sicilia Meridionale che dice: “Trovo interessante questo libro di Emanuela Lo Presti, attraverso il quale ci propone un viaggio nella storia di Capo d’Orlando, emblematico sito del Sistema Nebrodi, stimolando il lettore a riflettere sul suo futuro attraverso un articolato taccuino di annotazioni sulla riorganizzazione urbana e territoriale di Capo d’Orlando. La riorganizzazione urbana e territoriale di Capo d’Orlando è finalizzata alla definizione di nuove relazioni da intessere nella prospettiva dello sviluppo turistico. Nel libro si esalta il ruolo naturale di punto – cerniera di Capo d’Orlando ubicato sul versante costiero tra Palermo e Messina e per la sua centralità come luogo di sosta e di svago per i movimenti turistici in transito nell’isola”. La prefazione al libro è stata affidata all’orlandino purosangue prof. avv. Sergio Lo Presti, che oggi vive stabilmente a Roma dopo quarant’anni di lavoro, ai vertici di società del gruppo Eni, in tutto il mondo. Eccezionalmente tale prefazione è firmata anche dal papà di Emanuela, il compianto ing. Fortunato, scomparso tre mesi fa, il quale aveva iniziato ad elaborare il testo ma non ha fatto in tempo a completarlo.