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Simona Moraci presenta “Duecento giorni di tempesta” a Niente di Personale

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La scrittrice Simona Moraci, autrice del libro “Duecento giorni di tempesta” (Marlin Editore) è stata ospite del programma Niente Di Personale condotto da Giovanni Remigare su Radio Zenith.

Il romanzo di Simona Moraci è ambientato in un quartiere a rischio
criminalità, in una periferia siciliana, ma racconta anche un intrigante triangolo
amoroso.

Il cuore in tempesta di una prof. appassionata. Anzi, “Duecento giorni
di tempesta” scolastica, amorosa, esistenziale, tra violenza e possibile
riscatto. In primo piano la storia della giovane insegnante Sonia,
catapultata in un quartiere a rischio di una città di mare siciliana in
mano alla criminalità. Una “terra straniera” ma anche una sfida per
Sonia, in fuga dal passato. La scuola è fatta da classi
“esplosive”, così chiamate dai professori per il livello disturbato
e disfunzionale dei comportamenti degli alunni. Da qui una narrazione
incalzante che lascia spazio alla capacità da parte dell’insegnante
di entrare gradualmente in relazione con i ragazzi e anche a un
complicato triangolo amoroso che coinvolge la protagonista con due suoi
colleghi: Stefano e Andrea.

“Duecento giorni di tempesta”, nelle librerie e store on line ed è pubblicato da Marlin editore.

Dotata di una scrittura vivace e ricca di ritmo, Moraci fa immergere i
lettori in un territorio nel quale le famiglie vivono situazioni
difficili e l’istituzione scolastica cerca di arginare il malessere di
alunni ribelli a ogni regola e disciplina. Il romanzo racconta le
traversie interiori e amorose del personaggio principale e la lotta dei
professori per strappare i ragazzi al degrado, in una “tempesta”
romanzesca che coinvolge e fa riflettere.

«Questo romanzo nasce dalla mia esperienza maturata negli ultimi anni
sulla “frontiera”, nelle scuole di quartieri a rischio. È come un
universo a sé stante: tutti i sentimenti, le emozioni sono amplificati
e occorre trovare un equilibrio “nuovo”.  La mia passione per la
scrittura e il mio amore per l’insegnamento mi hanno spinto a
raccontare di rabbia e innocenza, di pianto e risate, di questi bambini
straordinari e fuori da ogni schema. In particolare, l’affetto nei
confronti dei ragazzi è stato uno stimolo potente. L’amore è
l’unica via per uscire dal buio», sottolinea l’autrice.

La trama

La violenza del quartiere è quella dei ragazzi e delle loro famiglie: i
docenti sono soli ad affrontarla e convivono con la frustrazione di
poter fare poco o nulla. Da parte sua, Sonia è una donna in cerca di
sé stessa dopo la morte del figlio. Il primo giorno di scuola viene
accolta con un’improvvisata “lapidazione” a base di bottigliette
di plastica e a salvarla accorre Andrea, collega d’Arte dai modi rudi
e dal fascino gitano, che porta con sé l’ombra di un passato legato
alla criminalità. Nelle prime settimane, al di fuori di ogni parametro,
i ragazzi testano il limite di Sonia tra rivolte e rabbia, banchi
scagliati in aria e aggressioni.

A portare conforto nella sua vita è il collega di Scienze Motorie,
napoletano dal volto paterno, Giulio, e l’amica di sempre, Altea. Ma,
ad accorrere in suo aiuto, c’è soprattutto Stefano, un uomo sfuggente
che alterna silenzi e fughe. Sonia ne rimane immediatamente colpita, ma
Stefano mostra nei suoi confronti un comportamento contraddittorio:
corre in suo aiuto nei momenti di crisi, durante le risse in classe, e
subito dopo tende a chiudersi in sé stesso, sicché i loro incontri si
trasformano spesso in scontri, fughe e ritorni.

Andrea invece riesce a stabilire una relazione con Sonia, fatta di
passione e comprensione. Tuttavia il suo temperamento aggressivo
degenera in violenza quando Stefano decide di non scappare più da lei.
Sarà la gravidanza della donna a rimettere tutto in gioco: Sonia,
Stefano e Andrea troveranno la forza di andare avanti insieme?

L’autrice

Simona Moraci, nata a Messina nel 1975, giornalista professionista, dopo
oltre vent’anni di carriera ha scelto di dedicarsi all’insegnamento.
Ha pubblicato i romanzi “I Confini dell’anima” (1996) e
“Giornalisti, e vissero per sempre precari e contenti” (2014),
entrambi con _Armando Siciliano Editore_. Attualmente collabora con il
quotidiano “La Gazzetta del Sud”, di cui è stata redattrice.

Ufficio stampa: Marco Olivieri