La Guardia di Finanza ha eseguito a Messina un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti della figlia 26enne del boss Salvatore Sparacio, Stefania.
Salvatore Sparacio è nipote del pentito Luigi Sparacio. Eseguito anche sequestro di due bar nel centro della città e di beni immobili e mobili per un valore di oltre un milione di euro. La donna è accusata di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita: assunto fittiziamente la titolarità delle due attività commerciali, note per essere meta della movida.
La misura cautelare arriva dopo il riconoscimento, da parte del Tribunale del Riesame dell’esistenza e dell’autonomia del clan mafioso che fa capo a Salvatore Sparacio, inizialmente ritenuto subordinato al clan Lo Duca. La ricostruzione delle ricchezze acquisite nell’ultimo ventennio dal boss Salvatore Sparacio e dai componenti del suo nucleo familiare hanno dimostrato una evidente sproporzione tra gli incrementi patrimoniali e il reddito legittimamente prodotto. Sotto sequestro sono finiti anche il 25% di una srls, con sede a Messina che opera nel settore della consulenza pubblicitaria, 2 fabbricati, un’auto e denaro contante per 15mila euro.
. Le indagini dirette dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina ed eseguite dagli specialisti del Gico della guardia di finanza peloritana avevano documentato come il clan mafioso costituisse un importante riferimento per le scommesse illecite, tanto da spuntare commissioni del 40 per cento sugli incassi, forte anche di consolidati rapporti con dirigenti maltese del settore, rilevando, pericolose connessioni con esponenti della politica locale. Nell’aprile del 2020, in pieno lockdown, fece scalpore il funerale del padre di Sparacio, in violazione di tutte le norme anti Covid all’epoca vigenti.