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Il campionissimo di Patti, Tony Cairoli, dice basta

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Il nove volte campione del mondo, Tony Cairoli, ha annunciato il ritiro al termine della stagione, come l’amico Valentino Rossi. La leggenda del Motocross ha annunciato l’addio alle corse a 35 anni. Il centauro siciliano della KTM, al secondo posto nella classifica dei piloti di Motocross più vincenti di sempre, è nel circuito da 18 anni e ha disputato 270 Gran Premi, vincendone 93. Ben 181 i podi totali, come Valentino Rossi si ferma a nove titoli iridati e come il Dottore si ritirerà al termine della stagione, anche se il campionissimo di Patti lo fa quasi nel pieno della sua condizione psicofisica, con l’attuale terzo posto nel mondiale che lo tiene in corsa per il decimo titolo, mentre il Dottore di Tavullia ormai da anni fa la comparsa nel circuito. Cairoli ha trionfato due volte in MX2, cinque in MX1 e due in MXGP. KTM lo ha omaggiato con un post di ringraziamento: “Grazie Tony, ci ricorderemo per sempre tutto quello che hai fatto per KTM”. Invece Tony ha affidato il suo pensiero ai social. “Ve lo devo proprio dire – spiega sul suo profilo fb – non è stata una decisione facile da prendere, ma è arrivato il momento per chiudere un capitolo della mia vita e aprirne un altro, non può essere sempre Velocità, Fango e Gloria. Non mi sono mai fermato a pensare come sarebbe stato questo momento e ora fa un po’ impressione essere qui davanti a voi. Lo sapete che non mi piace particolarmente parlare di me in pubblico, ma voi non siete un semplice pubblico, voi siete stati una parte importante anzi, fondamentale, dei miei ultimi 18 anni. A dirla tutta, voi siete stati i miei ultimi 18 anni. Ora avrò più tempo per Chase, per Jill e per me. Il mio pensiero va a mia madre, a mio padre, alla mia famiglia; a quegli anni in Sicilia quando le prime gare erano solo sogno e sacrificio, per tutti. Ogni volta che ho vinto un titolo, il mio pensiero andava a loro; ne sono arrivati nove di titoli, qualcosa che non avrei mai potuto immaginare quando, attorno a casa, bruciavo litri di miscela girando in tondo. Ho sempre detto che i numeri e le statistiche non significano molto per me, e lo penso davvero…io vivo il momento e la vittoria è solo il frutto del lavoro che faccio con passione ogni giorno. Vincere ancora mi piacerebbe, ovvio, ma non aggiungerebbe molto a quello che sono. Il mio primo titolo fu già qualcosa di incredibile, la realizzazione di un sogno per me e per la mia famiglia. Poco prima, a diciannove anni, stavo per smettere, poi la chiamata del team De Carli ha ridato slancio alla mia carriera. Quel giorno di ottobre la mia vita è cambiata e dopo diciott’anni siamo ancora qui, a lavorare e lottare, cercando di vincere ancora un titolo con la stessa squadra: una cosa unica nella storia del nostro sport e la nostra motivazione per questa sfida è sempre la stessa, come il primo giorno. In questo percorso ho avuto la fortuna di incontrare persone speciali, e oltre a Claudio, alla sua squadra e alla sua famiglia, ci tengo a ringraziare Pit Beirer, una persona eccezionale che è stata fondamentale nel farci sentire sin dal primo giorno parte della famiglia KTM. Di sicuro resterò nell’ambiente, il motocross è comunque la mia vita, resterà la mia grande passione e con KTM continuerò il mio percorso, anche se con un ruolo diverso. Voglio infine ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato in questa avventura, e i tantissimi tifosi che mi hanno sempre dato quella carica per dare il 222%. Mi aspettano ancora tante cose da fare nella vita dopo il 2021, ma intanto c’è ancora un obiettivo a cui dobbiamo pensare…grazie ragazzi”!