Home Cronaca Ferì a morte il fidanzato, grazia parziale per Francesca Picilli

Ferì a morte il fidanzato, grazia parziale per Francesca Picilli

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Francesca Picilli è una delle due persone graziate dal presidente della Repubblica
Sergio Mattarella dopo la condanna a dieci anni e sei mesi di reclusione per il delitto di omicidio preterintenzionale commesso nel 2012. Durante una violenta lite la donna, nella notte tra il 4 e il 5 marzo 2012, ferì al torace con un coltello a serramanico a Sant’Agata di Militello il fidanzato Benedetto Vinci. L’uomo morì dieci giorni dopo in ospedale.
Francesca Picilli, che all’epoca dei fatti aveva 27 anni, fu condannata dalla Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria, dove la Cassazione rinviò il processo accogliendo il ricorso del difensore contro la condanna dei giudici d’appello di Messina che avevano comminato una pena di 14 anni. A Reggio Calabria furono riconosciuti all’imputata le attenuanti generiche perché fu provato che non colpì il fidanzato con l’intenzione di ucciderlo. Per Picilli ora è stata disposta una riduzione della pena di quattro anni.
“Per effetto dei provvedimenti del Capo dello Stato – viene spiegato – agli interessati rimarrà da espiare una pena non superiore a quattro anni di reclusione, limite che consente al Tribunale di sorveglianza l’applicabilità dell’istituto dell’affidamento in prova al servizio sociale (art. 47 dell’ordinamento penitenziario). Nel valutare le domande di grazia presentate in favore degli interessati, il Presidente della Repubblica ha tenuto conto del positivo comportamento tenuto dai condannati durante la detenzione e della circostanza che il percorso di rieducazione sino ad ora compiuto dai predetti potrebbe utilmente proseguire – qualora la competente Autorità giudiziaria ne ravvisasse i presupposti – con l’applicazione di misure alternative al carcere”.