E’ stata un brutta avventura per sette turisti tra i 20 e i 60 anni che ieri sono rimasti bloccati per alcune ore sulle scogliere di Capo Calavà a Gioiosa Marea. I bagnanti, alcuni dei quali di origine straniera, non sono riusciti a raggiungere la riva a causa delle condizioni meteo improvvisamente mutate. Dopo un primo intervento dei bagnini del villaggio Calavà, è quindi intervenuta la guardia costiera.
Le operazioni di soccorso si sono rivelate difficili a cause del forte vento e del mare in burrasca. Sul posto si è recata inizialmente la motovedetta CP 566 già in mare nelle vicinanze per altre attività. Ma l’imbarcazione non è riuscita ad avvicinarsi alla costa rocciosa. Gli operatori hanno quindi provato con un gommone, messo a disposizione dalla ditta nautica Extreme di Patti Marina. Ma anche questo tentativo non si è rivelato utile. Così è stato il turno della motovedetta SAR CP 832 con l’ausilio di zattere collettive di salvataggio e via terra con altro personale del Comando libero dal servizio, tra cui un militare recentemente abilitato quale rescue swimmer della guardia costiera, figura altamente specialistica per le attività di soccorso marittimo ogni tempo.
Dopo oltre due ore di operazioni, il gioco di squadra e la sinergia operativa posta in essere tra gli uomini e mezzi della guardia costiera di Sant’Agata Militello ha consentito il recupero in sicurezza dei sette naufraghi trasbordandoli uno alla volta dapprima sul gommone e successivamente sulla motovedetta CP 832. L’odissea dei malcapitati, spaventanti ma in generali buone condizioni di salute, si è conclusa con lo sbarco in sicurezza al porto di Capo d’Orlando Marina dove ad attenderli in banchina vi era personale medico ed un’autoambulanza del 118, precedentemente allertati.