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Green pass, attesa la decisone del Governo. In Sicilia c’è già chi vara l’obbligo

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Non è ancora arrivata una decisione ufficiale da palazzo Chigi sul Green pass (potrebbe arrivare già domani) ed alcune strutture ne anticipano l’utilizzo.

I primi in assoluto sono stati i titolari di «Borgo Santulì» e «La Rotta», sulla spiaggia del Viale delle Dune ad Agrigento, annunciando giovedì scorso l’obbligo del certificato vaccinale per poter accedere alla struttura nelle ore serali, lasciando invece l’entrata libera durante il giorno, quando i due locali hanno maggiori accessi alla spiaggia e non ai servizi di ristorazione o divertimento.

Proprio seguendo l’esperienza dei colleghi agrigentini, anche i gestori dell’enoteca letteraria “Prospero” di Palermo hanno deciso di vietare l’accesso ai non vaccinati, con tanto di cartello affisso sulla porta del locale e diffuso sui social. La titolare, Cinzia Orabona, è stata al centro di numerose polemiche e attacchi sui social network. «Le istituzioni – la difesa del deputato di Italia Viva, Michele Anzaldi – tutelino la titolare che ha subito insulti razzisti e addirittura minacce».

Più distesa, invece, sembra essere la situazione all’università Statale di Milano, che si appresta a diventare la prima università «covid free» e che chiederà il certificato agli studenti che intendano usufruire degli alloggi negli studentati. I ragazzi interessati avranno tempo fino al il 31 dicembre per vaccinarsi contro il covid e quindi entrare in graduatoria per un posto. Una decisione presa, ha spiegato il prorettore Marina Brambilla, da un lato per tornare a potere assegnare tutti i posti letto disponibili (anche quelli nelle camere doppie e triple) e dall’altro per mandare «un segnale di fiducia verso le scoperte scientifiche» ai ragazzi. «Come grande ateneo, con una delle facoltà di Medicina più importanti della Lombardia, ai primi posti per gli studi sul Covid – ha spiegato – riteniamo sia nostro dovere dare un segnale di fiducia verso la scienza e dare la possibilità agli studenti di tornare alla normalità con l’arma del vaccino».

Le misure per fronteggiare l’eventuale quarta ondata del Covid, che saranno inserite nel prossimo Decreto legge, si stanno ancora scrivendo. Il confronto e le interlocuzioni delle ultime ore – anche all’interno della stessa maggioranza – avrebbero portato allo slittamento della cabina di regia e del Cdm a giovedì 22 luglio: le mediazioni per arrivare ad un accordo che accontenti tutti, i governatori e le varie anime dell’Esecutivo, dunque proseguono.