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Capo d’Orlando, al via il progetto “Tartawatchers” promosso da Legambiente

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Un “esercito” di guardiani avanza sulle spiagge italiane a protezione delle tartarughe marine e dei loro nidi. Sono i Tartawatchers di Legambiente, volontari e operatori impegnati nella salvaguardia della specie a rischio Caretta caretta, già esposta a diverse minacce ancor prima di vedere la luce e affrontare le insidie del mare: la sua nidificazione è infatti particolarmente delicata e ostacolata da fattori come l’inquinamento acustico e luminoso, mentre le uova deposte rischiano di finire preda di altri animali o di essere danneggiate dalle attività dell’uomo sulla terraferma.

Partono, dunque, anche a Capo d’Orlando le attività di monitoraggio e controllo delle spiagge, nell’ambito del progetto promosso da Legambiente con il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica, alla ricerca delle tracce della Tartaruga, per l’individuazione dei nidi e per la loro tutela sino alla schiusa dei piccoli

Caretta caretta è una specie vulnerabile, minacciata dal turismo balneare sulle spiagge, dalle attività di pesca e dalla navigazione da diporto; la fase di deposizione delle uova, che avviene in molte spiagge della Sicilia, è un momento molto delicato perché la tartaruga può essere disturbata dalla presenza di bagnanti, da luci e da rumori.

L’attività dei volontari, opportunamente formati, consiste nel riconoscimento delle tracce delle tartarughe in risalita nelle spiagge, nell’individuazione del possibile nido, nella recinzione del nido a fini di protezione e nella sua sorveglianza sino alla schiusa dei piccoli, che avverrà dopo circa 60 giorni dalla deposizione. I volontari di Legambiente svolgeranno anche azioni di sensibilizzazione nei confronti dei bagnanti, per indurre una fruizione balneare più consapevole dell’importanza naturalistica delle spiagge .

Nel caso di rinvenimento di tracce o di una tartaruga sulla spiaggia occorre immediatamente contattare la Capitaneria di Porto (tel. 1530 oppure 0941.722821) oppure è possibile anche contattare i volontari di Legambiente Nebrodi, Circolo “Tiziano Granata” (Debora Terribile – tel. 320/4067341 ed Antonio Mazzone – tel. 328/8035093), e delle Associazioni Quajetri, Iopedaloperche’ ed Amare il mare project/Aria Frisca. In ogni caso non bisogna assolutamente coprire le tracce e non ci si deve avvicinare all’animale, che non deve essere disturbato da flash, lampade o altre fonti luminose, rumore.