È stata denominata “Waterloo” l’operazione che ha portato ad otto fermi eseguiti da carabinieri del Noe, Guardia di finanza e Dia, in diverse province italiane, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Agrigento sulla governance della Girgenti Acque, l’ente gestore del servizio idrico integrato della provincia della Città dei Templi.
I reati ipotizzati dalla Procura, a vario titolo, sono associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la pubblica amministrazione, frode in pubbliche forniture, furto, ricettazione, reati tributari, societari e in materia ambientale.
Secondo l’accusa, le indagini avrebbero “permesso di accertare l’esistenza di una associazione a delinquere che operava in seno alla governance della società Girgenti Acque Spa”. “Al vertice del sodalizio criminale – scrive la Procura di Agrigento – l’imprenditore Marco Campione, già presidente del Cda di Girgenti Acque e amministratore di fatto delle società ‘Gruppo Campione'”.
Le indagini condotte dalla polizia giudiziaria hanno coniugato classiche procedure investigative d’intercettazione, telefoniche, ambientali e di servizi di osservazioni, controllo e pedinamento, ad un’attenta attività di verifica di bilanci societari e flussi finanziari.