È stato ritrovato nelle scorse settimane un teschio umano sulle alture di Barcellona Pozzo di Gotto, in una delle vallate di contrada Praga. Potrebbe trattarsi di un vero e proprio “cimitero della mafia” visti i resti umani ritrovati che potrebbero appartenere almeno ad una delle giovani vittime eliminiate con l’atroce sistema della “lupara bianca”. Nelle scorse settimane, durante lavori di movimentazione effettuati dal proprietario di un terreno impervio, caratterizzato da folta vegetazione che da anni non veniva rimossa, sono stati ritrovati i resti umani che sono stati sequestrati dai carabinieri della Compagnia di Barcellona e del Nucleo operativo. I resti ritrovati potrebbero appartenere a Salvatore Chiofalo, 32enne scomparso nel 2016.
Per ordine della Procura della Repubblica diretta dal procuratore Emanuele Crescenti, il reperto è stato poi consegnato ai carabinieri del Ris di Messina per accertamenti scientifici e per tentate di estrapolare il Dna da comparare con i congiunti delle persone scomparse, dagli anni 80 ai nostri giorni. Il deterioramento del reperto non avrebbe consentito di poter estrapolare tracce del Dna e per questo gli accertamenti scientifici stanno continuando con le tecniche più evolute.