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Capo d’Orlando, riscontro positivo all’incontro in Regione. Ingrillì: “attendiamo che quanto annunciato si concretizzi”.

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È positivo l’esito dell’incontro avuto a Palermo dal Sindaco di Capo d’Orlando Franco Ingrillì con il vicepresidente della Regione Siciliana e Assessore all’economia Gaetano Armao e con l’Assessore Regionale alle Autonomie Locali Marco Zambuto alla presenza dell’on. Bernardette Grasso sul tema dei ritardi nei trasferimenti dei contributi regionali e nell’erogazione della prima trimestralità per l’anno 2021.

Il Sindaco ha rappresentato che questi ritardi incidono in modo determinante nel pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali che da giorni si riuniscono in assemblea permanente davanti al Palazzo Municipale con evidenti ricadute di ordine sociale e nell’erogazione dei normali servizi ai cittadini.

Gli esponenti del Governo regionale hanno confermato al Sindaco Ingrillì la convocazione per domani della Giunta di Governo con all’ordine del giorno la variazione di bilancio necessaria e preliminare al pagamento della prima trimestralità dell’anno 2021 che ammonta, per il Comune di Capo d’Orlando, a 530mila euro.

In considerazione dell’immediata esecutività della delibera di Giunta, il Vicepresidente della Regione e l’Assessore alle Autonomie Locali hanno assicurato l’erogazione dei fondi attesi nei primi giorni della prossima settimana.

Il Sindaco Ingrillì, subito dopo l’approvazione della variazione di bilancio da parte della Giunta Regionale, tornerà a Palermo per incontrare la dirigente generale dell’Assessorato Regionale Autonomie Locali per sollecitare la prosecuzione dell’iter anche in considerazione dell’imminente scadenza della seconda trimestralità. “Ringrazio gli Assessori Armao e Zambuto insieme all’on. Grasso per la disponibilità e per il riscontro dato alle nostre richieste – commenta il Sindaco Franco Ingrillì – ma è chiaro che attendiamo che quanto annunciato si concretizzi. Non chiediamo favori o corsie preferenziali, ma solo il rispetto delle scadenze previste. In questa situazione di crisi generale, i Comuni non possono contare solo sugli introiti derivanti dai tributi locali per consentire alla macchina amministrativa di andare avanti, pagare gli stipendi e garantire i servizi”.