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Ritardo negli stipendi a Capo d’Orlando, la minoranza: “frutto di anni di gestione nefasta”

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“Il sindaco Franco Ingrilli vorrebbe nascondere il sole con la rete” tuona così il gruppo di minoranza composto dai consiglieri Mangano, Liotta, Gazia e Scafidi sulla situazione che attanaglia i dipendenti del comune di Capo d’Orlano relativa alle quattro mensilità arretrate di stipendio.

I consiglieri di opposizione non si focalizzano unicamente sulla problematica dei dipendenti non retribuiti mensilmente ma credono che sia da inserire nella ben più ampia criticità dovuta al depauperamento delle casse comunali.
A loro dire suscita incredulità e stupore la giustificazione del primo cittadino per il credito di quattro mensilità dei dipendenti comunali, quando richiama l’Anci per sostenere la propria tesi che tutti gli enti locali si trovano in sofferenza. Se fosse vero che i dipendenti comunali di altri Enti fossero nelle medesime condizioni dei nostri, assisteremmo a manifestazioni analoghe anche presso le piazze di altre cittadine.

La minoranza indica come unici responsabili gli amministratori della cosa pubblica nel centro paladino, attribuendo questa situazione che si è venuta a creare ad anni di gestione nefasta della cosa pubblica. Inoltre sottolineano che chi amministra continua a mentire sullo stato di salute dei conti comunali, nonostante le criticità rilevate dalla Corte dei Conti e gli accorati appelli alla prudenza e i reiterati rilievi notificati dall’ Organo di Controllo.

Concludono dichiarando che il Comune di Capo d’Orlando ha ottenuto in prestito circa 24 milioni di euro dalla Cassa Depositi e Prestiti per far fronte alle carenze di liquidità, soldi serviti a ritardare l’attuale disastro finanziario e ad arginare in minima parte quel “fiume di debiti” contratti sia per i servizi offerti alla comunità ma soprattutto per gli sprechi dovuti a scelte incaute, sicuramente non a beneficio dei cittadini.