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Capo d’Orlando, sciopero degli operatori ecologici: troppi stipendi arretrati

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Gli addetti al servizio di igiene urbana del comune di Capo d’Orlando, dipendenti della Ecolandia srl che gestisce il servizio per mezzo di Ordinanza Sindacale, a fronte dell’inadempimento del Datore di Lavoro relativo al mancato pagamento delle retribuzioni: saldo del mese di gennaio, mesi di febbraio – marzo – aprile 2021, non avendo ricevuto, nemmeno a seguito dell’ulteriore Assemblea retribuita di giorno 6 u.s., alcuna certezza da parte Aziendale sul pagamento – anche in parte – degli stipendi arretrati, autoconvocatisi in Assemblea spontanea in data 07 Maggio alle ore 5,00, ai sensi dell’art. 1460 del c.c. hanno deciso di non rendere la prestazione lavorativa e rimanere autoconvocati in Assemblea permanente.

I lavoratori garantiranno i servizi minimi essenziali, rimarranno disponibili in cantiere pronti a riprendere immediatamente il servizio appena avranno certezza sul pagamento degli stipendi arretrati. 

La responsabilità di tale estrema posizione dei lavoratori, anche per eventuali criticità igienico – sanitario, sono da ricercarsi esclusivamente in capo al comportamento del Datore di Lavoro che lede loro il diritto Costituzionale a una esistenza libera e dignitosa, sottoponendoli a un forte stato di esasperazione in quanto non più in grado di garantire alle proprie famiglie il minimo indispensabile per il vivere quotidiano, nonché cure mediche – pagamenti di mutui – prestiti – utenze – assicurazioni persino l’uso della macchina necessaria per il raggiungimento del posto di lavoro. Tutto ciò con la conseguenza di gravi danni sociali e morali. 

Inoltre lo stesso comportamento aziendale, invece di dare certezza sul pagamento degli stendi, palesa il tentativo di scaricare il rischio aziendale sui lavoratori e le loro famiglie, di conseguenza quale forma di pressione nei confronti del committente per il pagamento dei servizi resi, alimenta un forte stato di tensione non più controllabile. 

Più volte le scriventi hanno portato a conoscenza di tale stato di fatto, avvisando che il perdurare dello stesso avrebbe indotto i lavoratori a intraprendere iniziative autonome.