Home Attualita' Sindaci siciliani alzano la voce: “l’acqua deve rimanere pubblica”

Sindaci siciliani alzano la voce: “l’acqua deve rimanere pubblica”

181

Una sessantina di sindaci siciliani scendono in campo contro l’ipotesi di abrogare l’articolo di legge che prevede le gestioni dirette comunali dei servizi idrici. ” Non può essere cancellato con un colpo di mano un diritto sacrosanto dei cittadini e delle comunità che hanno investito sulla risorsa idrica, storicamente, in termini sociali e culturali.

L’acqua deve rimanere pubblica e la gestione laddove ci sono i requisiti non può essere tolta di mano ai comuni che hanno il diritto di gestirla” affermano in una nota congiunta i sindaci di Contessa Entellina, Santo Stefano di Quisquina, Alessandria della Rocca, Bivona, Cammarata, Prizzi, Bisacquino, Campofiorito, Palazzo Adriano, Polizzi Generosa, Isnello, Petralia Sottana che si trovano a Roma oltre che per sollecitare l’istituzione delle Zone franche montane, anche per protestare contro questa ipotesi. “Mantenere in vigore il comma 2 dell’art 147 – sottolineano i sindaci – è un principio al quale non vogliamo rinunciare. Le forze politiche tutte si attivino per scongiurare ulteriori scippo”.