L’on. Bernardette Grasso ha presentato un ordine del giorno in cui si chiede che il governo si impegni a formalizzare la candidatura del territorio dei Nebrodi come Zona Economica Speciale.
Le ZES possono comprendere anche aree non adiacenti ai porti ma legate da un vincolo economico-funzionale inteso come la presenza o il potenziale sviluppo di attività economico-produttive indicate nei piani strategici proposti dalle Regioni o di adeguati collegamenti infrastrutturali tra le aree interessate. La porzione di territorio, situata nell’area dei Nebrodi, possiede aree destinabili ai nuovi insediamenti industriali, prive di vincoli ambientali o di altra natura; aree parzialmente infrastrutturate e connesse al sistema logistico regionale che in futuro possono trovare il loro naturale punto di approdo nel porto di rilevanza economica regionale di S. Agata di Militello in sistema con i porti di Santo Stefano di Camastra e Capo D’Orlando.
Questo, in sintesi, è ciò che si legge nel documento presentato dalla Grasso che ha aggiunto: “per storia, paesaggio e tessuto produttivo la zona dei Nebrodi non può non essere riconosciuta come ZES. […] Oggi, con l’apertura al rilancio delle ZES da parte del ministro Carfagna, ritendo essenziale valorizzare la nostra comunità. Le condizioni ci sono tutte, a cominciare dai tre porti di Santo Stefano di Camastra, Capo d’Orlando e Sant’Agata di Militello”.
