Non si è fatta attendere la risposta del Procuratore della Repubblica di Patti, Angelo Cavallo, relativa alla contestazione dai legali della famiglia Mondello, avvocati Pietro Venuti e Claudio Mondello, per la mancata concessione del permesso per effettuare analisi più dettagliate, in particolare l’utilizzo di un sofisticato laser scanner tridimensionale.
«Non ci sono arrivate richieste per questo esame specifico con il laser da parte della difesa del signor Mondello, altrimenti l’avremmo autorizzato come per gli altri esami. Abbiamo sempre autorizzato la precedente consulente della famiglia, a partecipare a tutti gli esami che si sono svolti sui corpi della signora e sui resti del piccolo e ai sopralluoghi nell’area del ritrovamento. Ora loro hanno cambiato consulente e non si possono ripetere tutti gli esami fatti in precedenza. Nonostante ciò, nel limite del possibile non ho mai negato la possibilità di effettuare esami». Sulle ipotesi di “messinscena” e “depistaggi” che condurrebbero pista sull’omicidio, precisa: «Non ho mai proteso per una tesi, ma se si dice con sicurezza che la signora Viviana è stata uccisa vorrei capire quali sono le prove certe. E se le consulenze non sono state depositate, vorrei comprendere da dove provengono queste certezze».
