Hanno preso il via i lavori di restauro del “Rostro Egadi 17” riportato in superficie lo scorso 2 agosto grazie dalla Soprintendenza del mare della Regione Siciliana sui fondali delle Egadi nel giorno del 62° compleanno del suo scopritore, il compianto Sebastiano Tusa.
Era stato, infatti, l’archeologo siciliano – scomparso prematuramente in un incidente aereo – ad individuare a nord-ovest dell’isola di Levanzo, nel 2018, il reperto, chiara testimonianza della storica battaglia navale che pose fine alla prima guerra punica tra Roma e Cartagine.
Una volta effettuate le indagini diagnostiche sul rostro, si procederà al restauro che la Fondazione Horcynus Orca di Messina (sponsor del progetto) ha affidato alla Siqilliya, società specializzata nel settore della conservazione di beni culturali sotto la direzione dall’architetto-restauratore Francesco Mannuccia.
A conclusione del restauro, il reperto storico verrà esposto in un museo proprio alle Egadi come dichiarato dell’assessore ai beni culturali della Regione Sicilia, Alberto Samonà.
Si dice soddisfatto Nello Musumeci: «Oggi, a due anni esatti dalla tragica scomparsa del nostro compianto assessore Sebastiano Tusa – commenta il presidente – si porta a compimento un’operazione che vede una sinergia tra pubblico e privato per il restauro e la valorizzazione del nostro immenso patrimonio sommerso. Una perfetta sintonia che deve servire da esempio a tutti per la buona pratica che rappresenta la scelta di collaborare con le Pubbliche amministrazioni».
