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L’Orlandina passa da +25 al ko supplementare di Piacenza che fa molto male

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Un’Orlandina double face prima domina e poi regala i due punti ad un Piacenza che veniva da quattro sconfitte ma che è stato capace di rimontare da meno 25 riuscendo pure a ribaltare il meno 3 dell’andata che potrebbe tornare utile in caso di arrivo a pari punti anche se ora gli emiliani sono sesti a quota 20 in altrettante gare ed i paladini a 16 in 17 incontri con le sole Bergamo (12) e Biella (10) alle spalle nel girone Verde. Decisiva la colossale sciocchezza commessa da Moretti (peraltro autore di una buona prova con 14 rimbalzi) che a 1’’ dalla sirena del 40’ sul 77-80 ha commesso un fallo sul tiro dall’arco di Formenti che con freddezza ha poi trasformato i 3 liberi dell’overtime. Alla fatica supplementare i paladini sono arrivati col morale sotto i tacchi e stremati per le ridotte rotazioni viste anche le uscite per falli dello stesso lungo e di capitan Lagana’ (il peggiore in campo e non solo per l’assenza nel tabellino dei punti), oltre che dal tardivo arrivo del nuovo pivot che si spera di avere in tempo per il derby casalingo di domenica contro Trapani e dal forfait di Bellan, mentre il baby pivot Tintori ha giocato 4’ rientrando dopo quasi 4 mesi. Peccato perché, dopo il 4-2 iniziale, l’Orlandina ha dato spettacolo fino all’intervallo trascinata dai due assatanati americani, ben spalleggiati dagli altri nell’applicazione del piano partita di coach Sodini, ovvero difesa dura con alternanza tra uomo e zona oltre che frequenti raddoppi, rimbalzi (alla fine 47-54 ma alcuni offensivi sanguinosi concessi ai locali), e ritmi elevati premiati dalla precisione al tiro da due (15/20 al 20’). L’approccio superficiale dei piacentini, traditi da due Usa che nell’89-86 dell’andata ne avevano messi 52, partorisce il meritato vantaggio massimo dei biancoazzurri al 17’20’’ sul 22-47. Ma dopo il riposo lungo Piacenza cambia marcia affidandosi all’energia di un quintetto italiano ed inizia la prodigiosa rimonta che si concretizza a quota 70 al 35’15’’ con il redivivo McDuffie, stimolato dal terzo periodo di panchina. Taflaj e Floyd fanno 72-77 al 37’ e sembrano riportare l’inerzia sulla sponda paladina ma, dopo due errori fatali commessi dai due Usa per il potenziale più 7, Piacenza non demorde e si guadagna l’overtime grazie alla stupidaggine di Moretti riuscendo poi a spuntarla con il canestro da oltre metacampo di Gay arrivato a tempo scaduto che avrebbe potuto almeno salvare la differenza nel doppio confronto ammesso che possa servire. Con il morale ed il fisico a terra l’Orlandina dovra’ ora affrontare la trasferta di Verona mercoledi alle 20.30 contro un avversario galvanizzato dal blitz netto di Udine.
SERIE A2 GIRONE VERDE (A)
PIACENZA 91 ORLANDINA 87
PIACENZA: Carberry 12, Formenti 19, Sabatini 8, Mc Duffie 18, Molinaro 8, Poggi 15, Massone, Guariglia 8, Cesana 3, Gajic, Jelic ne, Voltolini ne. Coach Salieri.
ORLANDINA: Floyd 28, Lagana’ Matteo, Johnson X. 25, Klanskis, Taflaj 14, Moretti 8, Gay 9, Del Debbio 3, Triassi, Tintori, Ravì ne. Coach Sodini.
ARBITRI: Bartoli, Almerigogna e Tallon.
PARZIALI: 14-31, 31-53 (17-22), 56-67 (25-14), 80-80 (24-13), 91-87 (11-7).
NOTE: antisportivo a Lagana’, fallo tecnico a coach Sodini, usciti per 5 falli Moretti, Molinaro e Lagana’.