La Sicilia diventa modello di promozione grazie alla piattaforma didattico-educativa lasiciliaracconta.it che nasce durante il lockdown con lo scopo aiutare nella didattica docenti e alunni, avvicinandoli ai siti archeologici e ai musei della Sicilia Orientale.
Lo stesso MIUR, apprezzando notevolmente l’iniziativa, ha sottoscritto il protocollo d’intesa per inserire la piattaforma sull’applicazione “Protocolli in Rete” e favorirne la promozione e la diffusione in tutte le scuole italiane.
Come si può leggere sulla stessa piattaforma, “l’intento è quello di far comprendere ai ragazzi il valore del patrimonio culturale siciliano e coinvolgerli fino a renderli narratori in prima persona delle bellezze della Sicilia Orientale”.
In un momento in cui tutti i siti archeologici e museali sono chiusi a causa del Covid, la piattaforma cerca di non far mancare ai ragazzi la possibilità di avvicinarsi all’arte.
È stata realizzata da Auditus, società concessionaria per i servizi aggiuntivi nei principali siti archeologici e museali della Sicilia Orientale, con il supporto di professionisti esperti (storici, educatori, registi, grafici, sviluppatori). I contenuti sono diversificati per permettere diversi livelli di approfondimento: dalla visione di un video informativo ad attività interattive, in modo che ognuno possa scegliere la misura di coinvolgimento che preferisce.
I siti che, al momento, sono presenti sulla piattaforma sono:
- Parco Archeologico Brea di Lipari;
- Museo interdisciplinare regionale di Messina;
- Parco Archeologico di Tindari;
- Villa Romana di Patti;
- Museo e Area Archeologica di Giardini Naxos;
- Teatro Antico di Taormina;
- Museo Naturalistico regionale si Isola Bella a Taormina;
- Castello Maniace di Siracusa;
- Parco Archeologico della Neapolis di Siracusa;
- Galleria regionale di Palazzo Bellomo di Siracusa;
- Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi di Siracusa.
L’Assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità, Alberto Samonà ha dichiarato: “la chiusura dei siti ci ha forzato a cercare strumenti e modi alternativi per far conoscere i nostri beni culturali. In attesa dell’auspicata riapertura dei musei e dei parchi archeologici alla fruizione pubblica, questa iniziativa costituisce un modo originale e innovativo per avvicinare i giovani alla conoscenza del patrimonio storico della Sicilia. Proprio in tempi di crisi, quale quello che stiamo attraversando, la cultura ci aiuta a non perdere il contatto con il nostro passato e la nostra storia; l’uso fruttuoso del web diventa la possibilità che ci è concessa di restare saldamente ancorati al presente senza smarrirci e senza perdere la nostra identità”.