“La protesta dei sindaci e dei cittadini a difesa del punto nascita ha sortito l’effetto contrario: puntuali provvedimenti da parte della direzione dell’Asp 5 per un ulteriore indebolimento del reparto nascite. È un vero e proprio atto di arroganza e prevaricazione istituzionale perpetrato ancora una volta a danno dell’ospedale di Sant’Agata di Militello da parte della direzione dell’Asp di Messina”.
Lo afferma il sindaco di Sant’Agata Militello Bruno Mancuso dopo la notizia di nuovi provvedimenti assunti dall’Asp che riducono ulteriormente la funzionalità del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale, già sospeso da settembre 2019 per i parti ordinari.
“Uno schiaffo ai sindaci e ai cittadini che hanno manifestato per una legittima richiesta di riapertura del punto nascita e a difesa del diritto alla salute dei cittadini dei Nebrodi – prosegue Mancuso –. Oltre che inascoltati, ci sentiamo umiliati e offesi da tanta tracotanza e molto preoccupati per la mancata riapertura del punto nascita e per lo stesso futuro del nostro nosocomio. Chiediamo che una delegazione di sindaci venga immediatamente ascoltata dall’assessore Razza perché si ponga fine a questa opera di progressivo smantellamento dell’ospedale di Sant’Agata di Militello, riferimento indispensabile per un bacino d’utenza di centomila abitanti, costretti a subire disagi insopportabili per avere riconosciuto il diritto alla salute”.
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