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Musumeci: “Donne nella giunta regionale, assenza solo momentanea”

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Marco Zambuto e Toni Scilla sono i due nuovi componenti del governo Musumeci. La nomina è stata formalizzata oggi pomeriggio dal presidente della Regione, che ha accolto le dimissioni presentate dagli assessori Edy Bandiera e Bernardette Grasso.
Zambuto, avvocato e già sindaco di Agrigento per 7 anni, avrà la delega alla Funzione pubblica e alle Autonomie locali. Scilla, ex deputato regionale e presidente di Agripesca Sicilia, si occuperà di Agricoltura, sviluppo rurale e pesca. Entrambi appartengono a Forza Italia, come gli uscenti.
Sulla mancanza di donne nella giunta regionale, la polemica è aperta e adesso interviene il Presidente Musumeci: «Sono un convinto assertore del valore che la donna rappresenta anche nella politica. E sono d’accordo con chi reputa il sistema delle quote rosa una sorta di recinto che spesso penalizza il merito e, a volte, legittima l’ipocrisia. L’assenza di rappresentanza femminile nella Giunta di governo, a seguito della sostituzione dei due assessori (di cui una donna) richiesta da Forza Italia, è solo momentanea».
«Come è noto, ho chiesto alle forze politiche della coalizione di far sì che la parità di genere sia non solo predicata ma anche praticata. Mi attendo, quindi, già a breve atti e scelte conseguenziali – prosegue -. Ma il tema ripropone – inutile nasconderlo – l’insoluto problema della selezione della classe dirigente politica in Sicilia».
Per Musumeci «siamo ancora lontani dagli obiettivi per realizzare pienamente un sistema di pari opportunità, nel quale fermamente credo. Così come è altrettanto noto – ma a quanto pare è utile ricordarlo – che, quando alla Regione ho compiuto scelte di mia esclusiva competenza, ho sempre preferito la concretezza ed il valore aggiunto femminile: il segretario generale, il capo Gabinetto, il capo Segreteria particolare, il portavoce, il responsabile anticorruzione, i direttori generali strategici sono tutte donne, ma soprattutto competenti».
«Con la prossima legislatura regionale, entra in vigore la riforma proposta e votata dall’attuale Assemblea, che renderà “rosa” almeno un terzo della Giunta. Ed è questa la vera scommessa che i Partiti in Sicilia debbono saper vincere, dimostrando, oltre la logica dei numeri, la volontà e la capacità di saper formare e selezionare una nuova classe dirigente, senza più penalizzazioni», conclude.