Il calcio a Capo d’Orlando resiste tra alti e bassi che durano da ben prima del maledetto Covid 19 che ha rivoluzionato e peggiorato la vita di tutti noi. Merito dell’immarcescibile Roberto Curasì che tra scuola calcio in collaborazione con mister Nino Galbato e prima squadra cerca di reagire all’apatia della cittadina, ormai votata da anni solo al basket. Rilevato il titolo di Prima Categoria dalla Treesse Brolo i paladini si sono presentati con un organico autarchico all’avvio di stagione con il tecnico Vaccaro a provare a far quadrare il cerchio. Dopo la vittoria a Longi la Pro Orlandina è scesa in campo nel match interno con il Furnari anch’esso vittorioso al debutto, schierando Spanó tra i pali, Lo Presti e Di Nardò sulle corsie laterali, Curasí con Gentile al centro della difesa. A centrocampo Lo Cascio, Caliò, Letizia e Raneri a supporto di La Torre e Fiore, autore del gol del definitivo 1-1 in un match dove i locali avrebbero meritato di più rischiando però di perderlo visto l’hanno concluso in 9 per le espulsioni di Calio’ e Letizia con il portiere bravo a disinnescare il rigore del possibile successo degli ospiti. In formazione rimaneggiata è poi arrivata la prevedibile eliminazione dalla coppa Sicilia ad opera della corazzata Sfarandina che ha vinto 2-0 in casa dopo l’1-1 dell’andata e domenica, sempre con qualche defezione, ecco la temibile trasferta di San Fratello contro un avversario che avrebbe dovuto partecipare al campionato di Promozione.