Home Cronaca Messina: agguato ai parenti dell’ex boss Iano Ferrara, arrestato uno degli esecutori

Messina: agguato ai parenti dell’ex boss Iano Ferrara, arrestato uno degli esecutori

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Nel primo pomeriggio dell’11 gennaio del 2016, due giovani sono accorsi al Pronto Soccorso del Policlinico Universitario di Messina, con delle ferite da arma da fuoco. Dopo aver prestato le cure del caso, i sanitari hanno prontamente allertato le forze di polizia, che hanno identificato i giovani in Francesco Ferrara e Gabriele Ferrara, nipote e figlio dell’ex collaboratore di giustizia Iano Ferrara. 

Secondo la successiva ricostruzione dei fatti, poco prima del ricovero in ospedale, all’incrocio tra le vie Dell’Essenza e Pietro da Messina, mentre i due giovani si accingevano a salire sull’auto dello zio, Carmelo Ferrara, il veicolo è stato raggiunto da due individui, con i volti travisati dai caschi, che viaggiavano a bordo di uno scooter. Il passeggero del motociclo, armato di pistola, esplodeva diversi colpi all’indirizzo del conducente del mezzo che stava prendendo a bordo i due giovani. Mentre Carmelo Ferrara riusciva a defilarsi abbandonando l’auto, i colpi dell’arma esplosi hanno ferito i giovani che intanto erano saliti sul mezzo.

Le indagini, a suo tempo attivate dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina, svolte attraverso l’escussione di testimoni, accertamenti ed operazioni di captazione hanno permesso, oltre che di ricostruire l’evento, di individuarne il movente che ha permesso di ricondurre il tutto ad un attrito nato a causa di una relazione non gradita tra Iano Ferrara ed una parente di Tommaso Ferro; rapporto energicamente osteggiato da quest’ultimo, ma approvato e difeso da Carmelo Ferrara.

Gli ulteriori approfondimenti poi svolti da altre forze di polizia, il 2 aprile 2019, hanno portato all’arresto, fra gli altri, di Tommaso Ferro, collocando peraltro il tentato omicidio ai danni dei fratelli Ferrara nell’alveo di quelle azioni aggravate dal metodo e dalle finalità mafiose. 

Le emergenze dibattimentali di cui al relativo procedimento penale hanno condotto ad una riapertura delle indagini sul tentato omicidio dei Ferrara. I seguiti d’indagine, svolti dalla Squadra Mobile e coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, hanno poi evidenziato elementi indiziari, in ordine alla sopra indicata efferata azione delittuosa, anche a carico di Massimiliano Campagna cl. ‘89.

Condividendo il quadro indiziario raccolto, la Procura della Repubblica di Messina – Direzione Distrettuale Antimafia, nella persona dei Pubblici Ministeri titolari delle indagini, richiedeva ed otteneva – dal competente Giudice per le Indagini Preliminari – la misura cautelare del massimo rigore a carico di Campagna.

Il predetto è stato quindi rintracciato e tratto in arresto in questo centro nel pomeriggio di ieri dagli investigatori della Squadra Mobile.

Al Campagna, la Direzione Distrettuale Antimafia di Messina ha contestato le ipotesi di reato del tentato omicidio e del porto abusivo di arma da fuoco con l’aggravante di cui all’art. 416 bis .1 del codice penale. Del resto, e come evidenziato nel provvedimento cautelare, al di là delle ragioni sentimentali che avevano animato Ferro, la compagine malavitosa di riferimento di quest’ultimo, operante nel territorio di Santa Lucia sopra Contesse avrebbe acquistato potere, facendo sparare ad uno dei componenti della famiglia Ferrara che sul CEPesercitava la propria influenza.