Non sarebbe morto per annegamento, Aurelio Visalli, il sottufficiale della Guardia Costiera di Milazzo che ha perso la vita in mare mentre tentava di soccorrere un ragazzo. La prima ipotesi emersa a seguito dell’autopsia, condotta ieri nella camera mortuaria dell’ospedale di Milazzo, riconduce alla morte per violento trauma dovuto potenzialmente a un impatto sul fondale.
Il medico legale incaricato dalla procura di Barcellona Pozzo di Gotto, la Dott.ssa Elvira Spagnolo Ventura, avrà adesso sino a 90 giorni di tempo per presentare la propria relazione su quanto ha rilevato in sede di autopsia. All’esame necroscopico ha assistito anche il prof. Alessio Asmundo, consulente dei familiari della vittima nominato dai legali Tommaso Calderone e Sebastiano Campanella, col compito di accertare quanto realmente accaduto sabato mattina.
Sono stati proprio i legali della Famiglia Visalli a presentare la memoria che ha indotto la Procura di Barcellona ad aprire un’inchiesta giudiziaria con l’ipotesi del reato di “omicidio colposo”. Al momento, comunque, per la morte del militare non risultano persone iscritte nel registro degli indagati e l’inchiesta allo stato dei fatti è contro ignoti.
Intanto, effettuata l’autopsia, la salma dovrebbe essere restituita a familiari. I funerali si terranno probabilmente domani, nel duomo di Milazzo.