Sbarcati all’aeroporto di Palermo i due nuovi Usa per l’Orlandina è tempo di raduno e di inizio di preparazione in vista della stagione più incerta della storia dove il Covid può rivoluzionare anche il mondo della serie A2. Ad accoglierli a Capo d’Orlando il coach Marco Sodini che li ha voluti come stelle nella sua terza avventura paladina, consapevole che entro la scadenza del suo contratto (giugno 2022) vuole riportare la regina di Sicilia all time in A. “Ringrazio tutti per il calore ricevuto al mio ritorno in Sicilia, come al solito mi hanno accolto con grande affetto. Per la prima volta nella mia carriera posso affermare di aver preso tutte le prime scelte ipotizzate in sede di mercato. Vorremmo essere molto estremi nel nostro gioco, la squadra correrà tantissimo e dovrà avere grande aggressività su tutti i ventotto metri del campo. Vorremmo giocare una pallacanestro nuova e un po’ determinata nell’essere figlia di sé stessi, evitando di essere troppo dipendenti dall’avversario che si incontra settimanalmente. Penso al basket dei college americani, ma per fare questo serve tempo e non si può avere tutto nell’immediato. Inizieremo a lavorare presto, ma evitiamo ogni possibile frenesia al nostro interno. Trovo la Supercoppa di quest’anno soltanto un momento di passaggio naturale. Tutti i ragazzi hanno lavorato individualmente tutta l’estate, sia come preparazione fisica che tecnica. Dopo sei-sette mesi torneranno in campo, un po’ come se tutti loro ritornassero dopo un infortunio al crociato. Toccherà a me tenerli a bada, per riuscire ad arrivare pronti per l’esordio in campionato a Mantova“.