«Si raccomanda di anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre e offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo per la vaccinazione». Lo dice l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa).
La raccomandazione si trova nella pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della determina che autorizza l’aggiornamento della composizione dei vaccini influenzale per la stagione 2020-2021, in accordo con le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e dell’Agenzia Europea dei Medicinali (Ema).
Normalmente, «in base alla nostra situazione climatica», in Italia, spiega Aifa sottolineando quanto già indicato da una circolare del ministero della Salute del 5 giugno, «il periodo destinato alla alle campagne di vaccinazione antinfluenzale è quello autunnale, generalmente a partire dalla metà di ottobre fino a fine dicembre. Vista l’attuale situazione epidemiologica relativa alla circolazione di SARS-CoV-2», tuttavia, «si raccomanda di anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre e offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo per la vaccinazione».
I vaccini influenzali trivalenti, si legge nella determina, sono costituiti, per la stagione 2020-21, da antigeni virali per 2 ceppi di tipo A (A/Guangdong-Maonan/SWL1536/2019 e A/Hong Kong/2671/2019) e un ceppo di tipo B (B/Washington/02/2019 lineaggio B/ Victoria). Nel caso dei vaccini quadrivalenti, è previsto l’inserimento anche del ceppo B/Phuket/3073/2013 lineaggio B/Yamagata. La protezione indotta dal vaccino comincia circa 2 settimane dopo la vaccinazione, ricorda Aifa, e perdura per un periodo di 6-8 mesi per poi decrescere.
Per tale motivo, poiché i ceppi virali in circolazione possono mutare, è necessario sottoporsi a vaccinazione antinfluenzale all’inizio di ogni nuova stagione influenzale. Aifa invita infine a segnalare le sospette reazioni avverse che si verificassero dopo la somministrazione di un vaccino, «in quanto contribuiscono al monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio».