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Il Tar sospende l’ordinanza di Musumeci sugli hotspot

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Il Tar di Palermo, con un decreto cautelare monocratico a firma del presidente della Terza Sezione depositato oggi pomeriggio, ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza del governatore della Sicilia Nello Musumeci, che aveva disposto lo sgombero di hot spot e centri di accoglienza migranti dell’isola. Il tribunale amministrativo regionale ha dunque accolto l’istanza cautelare presentata dal governo e ha fissato la camera di consiglio per il 17 settembre.

Le misure previste dall’ordinanza, lo sgombero dei migranti dai centri di accoglienza e il divieto di ingresso nell’isola, «sembrano esorbitare dall’ambito dei poteri attribuiti alle regioni» si legge nel decreto cautelare perché «sebbene disposte con la dichiarata finalità di tutela della salute in conseguenza del dilagare dell’epidemia da Covid-19 sul territorio regionale, involvono e impattano in modo decisivo sull’organizzazione e la gestione del fenomeno migratorio nel territorio italiano, che rientra pacificamente nell’ambito della competenza esclusiva dello Stato». Tali misure, spiegano i giudici amministrativi «sono idonee, da un lato, a ingenerare difficoltà di coordinamento tra le autorità deputate alla gestione delle relative attività, avuto riguardo alle competenze rispettivamente spettanti a ciascun attore istituzionale» e «potrebbero esse stesse creare le condizioni di potenziale pericolo per la salute e l’incolumità pubblica che avrebbero, invece, inteso scongiurare, attesa l’evidente difficoltà di organizzare nei ristretti tempi indicati l’attività di sgombero, in condizioni di sicurezza, di un consistente numero di migranti ospitati in diverse strutture situate nell’intero territorio della Regione siciliana e il loro trasferimento sul territorio nazionale, in modo tale da contenere l’ulteriore trasmissione del virus sia tra di loro che nella popolazione locale e, infine, nei confronti degli stessi operatori chiamati all’attuazione concreta delle misure».Migranti, Musumeci: “In Sicilia i locali dove lo Stato ammassa i migranti sono fuorilegge”

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SALVATORE CERNUZIO

Inoltre la lettura testuale dell’ordinanza, osserva ancora il Tar, «non è dato ricavare che sia stata svolta un’idonea istruttoria al riguardo a supporto del provvedimento, in mancanza di specifici riferimenti o richiami agli accertamenti svolti e alle relative risultanze» tanto che l’esistenza di un concreto aggravamento del rischio sanitario legato alla diffusione del Covid-19 tra la popolazione locale, quale conseguenza del fenomeno migratorio, che, con il provvedimento impugnato, tra l’altro, si intende regolare, appare meramente enunciata, senza che risulti essere sorretta da un’adeguata e rigorosa istruttoria. Dunque «sussistono i presupposti per l’adozione del richiesto decreto cautelare monocratico con conseguente sospensione dell’esecutività degli effetti» dell’ordinanza.