Passa il tempo e cresce l’apprensione per le sorti di Viviana
Parisi, 43 anni e del figlio Gioele di 4 scomparsi dalla tarda mattinata di
lunedì dopo aver abbandonato l’auto sull’Autostrada Messina Palermo all’altezza
di Caronia. Le ricerche continuano senza sosta da parte dei vigili del fuoco
del comando provinciale con quindici unità, comprese due squadre cinofile, una
squadra operativa e il personale di comando locale su autofurgone. La vasta
zona dei Nebrodi viene anche sorvolata da un elicottero e due droni, mentre via
terra ci sono al lavoro anche la polizia stradale, i carabinieri, la forestale,
la protezione civile e diversi volontari che sono scesi in campo per dare un
mano nelle ricerche.
Si è cercato di ripercorrere gli itinerari che i due scomparsi avrebbero potuto
percorrere, compresi ruderi e casolari abbandonati.
La donna aveva detto al marito di
doversi andare al Centro Commerciale di Milazzo, ma inspiegabilmente si trovava
a più di 100 km di distanza. Dopo un lieve tamponamento con il guard rail ha
lasciato l’auto proseguendo a piedi con il bimbo. Nella sua auto sono stati
ritrovati i suoi effetti personali. La Prefettura di Messina ha attivato ieri il
piano provinciale di intervento per la ricerca di persone scomparse, e la
Procura di Patti ha aperto un’inchiesta per chiarire i contorni della vicenda..
Due le ipotesi più probabili per gli investigatori: quella che la donna, che
soffriva di depressione negli ultimi tempi, abbia potuto fare un gesto
sconsiderato; oppure che si sia allontanata volontariamente aiutata da
qualcuno.
Secondo quanto riferito dai familiari la donna era in uno stato depressivo che
avrebbe cominciato a manifestare durante il lockdown per l’emergenza Covid.