La Lega Nazionale Pallacanestro sarebbe pronta a formulare alla FIP una proposta di inizio dei campionati di serie A2 e B per il 15 novembre, così da limitare al massimo il numero di partite a porte chiuse (al massimo due per squadra). La stagione di entrambi i campionati partirebbe con una Supercoppa, al via l’11 ottobre per la B e il 14 ottobre per l’A2. LNP auspicherebbe, inoltre, un ritorno alla normalità per gennaio. Intanto l’Orlandina va completando senza fretta il puzzle ed in attesa dei tre lunghi mancanti (i due titolari, ovvero probabilmente l’italo-senegalese Fall e mister x visto che Sorokas è diretto a Cremona, più forse il giovane Testori a rimpiazzare la delusione Donda, con Lorenzo Neri finito a Omegna) le novità arrivano dallo staff tecnico. Infatti Antonio Fazio sarà il nuovo Preparatore Atletico dei biancoazzurri per la stagione 2020/21. Subentra a Tommaso Rizzacasa dopo due anni. Fazio, che ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze e Tecniche delle attività motorie preventive e adattate, nelle ultime due stagioni ha svolto il ruolo di Preparatore Atletico del Settore Giovanile e dell’Orlandina Lab, oltre a rivestire la carica di assistente per quanto riguarda la prima squadra. Antonio, orlandino doc classe 1990, con un passato da giocatore nel settore giovanile orlandino e diverse esperienze in Serie B e Serie C tra Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia, è pronto ad approcciarsi a questa nuova sfida. «Ringrazio il Presidente Sindoni e coach Marco Sodini – dichiara Antonio Fazio – per avermi dato questa grandissima opportunità. Svolgerò il lavoro al meglio delle mie possibilità. Per me è stato un onore lavorare al fianco di Rizzacasa nelle ultime due stagioni. Ho imparato tanto e sono pronto a mettermi in gioco con questa maglia, che per me è quasi una seconda pelle». «Il fatto che Antonio – dichiara il Presidente Enzo Sindoni – venga promosso sul campo diventando il nostro Preparatore Atletico è un risultato che si è meritato, lavorando in maniera ottimale con il settore giovanile. Noi, come club, siamo orgogliosi del fatto che un altro orlandino doc sia arrivato a dirigere un area così importante del settore tecnico. È sintomo che Capo d’Orlando produce gente da Serie A».