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In Sicilia il mare è malato: su 26 punti, 15 sono inquinati

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Dei 26 punti monitorati sulla costa, 15 risultano oltre i limiti di legge. Di questi, 10 sono stati giudicati «fortemente inquinati» e 5 «inquinati». Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva in mare.

È questa in sintesi una fotografia scattata lungo le coste della Sicilia da un team di tecnici e volontari di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane. A parlarne, nel corso di una conferenza stampa tenuta stamane a Giardini Naxos (Messina), sono stati il presidente di Legambiente Sicilia Gianfranco Zanna e Caterina Valentino, curatrice della campagna Salvalarte per il Circolo Taormina Valle Alcantara di Legambiente.

Il monitoraggio delle acque della Sicilia è stato effettuato dal 7 al 23 luglio scorsi, da volontari e volontarie dell’associazione. I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come «inquinati» i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia.

Sulle coste siciliane sono stati 2 i punti monitorati in provincia di Messina, entrambi sono risultati «fortemente inquinati”: si tratta di un punto sulla spiaggia libera sul lungomare Colombo, in località Divieto, nel Comune di Villafranca Tirrena e di un punto alla foce del torrente Patrì, in località Cantone, nel Comune di Barcellona Pozzo di Gotto.