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Stromboli,Ginostra: una lettera aperta per sollecitare i lavori al pontile d’approdo

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Mentre lo Stromboli, a quasi un anno dalle due esplosioni che hanno fatto tremare l’isola, sembra ritornare inquieto, a Ginostra, la piccola frazione dell’isola lontana dal paese si cerca di fare il punto circa i necessari lavori di manutenzione al pontile d’approdo. Il piccolo borgo a sud della sciara del fuoco, vede nella funzionalità del pontile la unica possibilità di rapida evacuazione per la popolazione in caso di emergenza. Così per sollecitare nuovamente gli interventi, Riccardo Lo Schiavo, rappresentante della piccola comunità, scrive una lettera aperta al premier Giuseppe Conte, al presidente della Regione Nello Musumeci, al capo della protezione civile Angelo Borrelli e al prefetto di Messina. “Da giugno del 2013 è stata trasferita la somma di 880mila euro al comune di Lipari, con un’ordinanza del presidente del consiglio dei ministri, per realizzare le opere di manutenzione straordinarie del pontile di approdo a Ginostra, nell’isola di Stromboli, individuando nel sindaco di Lipari, soggetto responsabile, ma dopo oltre sette anni i lavori non sono mai iniziati”. “Neppure le due esplosioni parossistiche della scorsa estate che hanno causato una vittima e la devastazione del territorio di Ginostra letteralmente bombardato da una pioggia di materiale incandescente fuoriuscito dal vulcano, nonché la recentissima eruzione maggiore della scorsa domenica sono servite ad accelerare i tempi di esecuzione dei lavori di messa in sicurezza della infrastruttura dalla cui piena funzionalità ed efficienza dipende anche la possibilità di una rapida evacuazione della popolazione – sottolinea Lo Schiavo -. Quel pontile, realizzato in tempi record dalla Protezione Civile nel 2005, non costituisce solo la principale via di fuga in caso di calamità naturale ma rappresenta l’opera da cui dipende la vita e la vivibilità della frazione”. Secondo Lo Schiavo, il Sindaco Marco Giorgianni lo scorso 3 luglio aveva assicurato che i lavori sarebbero stati completati entro la fine dell’estate. “Sembrerebbe – sottolinea Lo Schiavo – che il Comune non abbia ancora stipulato il contratto con la ditta aggiudicatrice dell’appalto: come possono iniziare i lavori se non è stato neppure concluso il relativo iter burocratico? E come mai il capo della protezione civile nazionale riferisce che lei gli ha comunicato ‘di avere affidato i lavori’ assicurando ‘l’imminente cantierizzazione dell’opera?”.