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Coronavirus in Sicilia, casi raddoppiati in una settimana, ma i numeri restano bassi

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repertorio

In Sicilia, in una sola settimana, i nuovi casi di coronavirus sono più che raddoppiati. Si tratta, tuttavia, di numeri bassi ma tanti basta a tenere alta l’attenzione sull’Isola.

Se, tra il 20 e il 27 giugno scorsi, i contagi erano stati sette, tra il 27 giugno e il 3 luglio sono stati ben diciassette.
Venerdì l’Iss aveva premiato la Sicilia con un Rt di 0,14, tra i più bassi d’Italia, ma era riferito appunto alla settimana tra il 19 e il 26 giugno: il dato con ogni probabilità giorno 10 cambierà in negativo e l’Rt schizzerà verso l’altro.

Ad alzare la media siciliana, sono gli otto migranti positivi di Noto e la positività della famiglia arrivata dal Bangladesh.
A questo punto dell’epidemia, pare pertanto che il “pericolo” venga decisamente da fuori dei nostri confini, non solo isolani ma anche nazionali: non è un caso, infatti, che non si abbiamo notizie di contagio “autoctoni”.

Sabato 27 giugno gli attuali positivi nell’Isola erano 130, per un totale di 3077, c’erano ricoverate 24 persone di cui 4 in terapia intensiva, mentre sono 106 erano le persone in isolamento, con 281 decessi. Adesso gli attuali positivi sono saliti a 138, con 3094 casi totali dall’inizio dell’epidemia.

Buone notizie però vengono dai ricoveri, 17 in totale e “solo” 2 in terapia intensiva, con 121 in isolamento domiciliari.
Nell’ultima settimana c’è stato un decesso, così come i sette giorni prima. Si continua però a “guarire” poco: solo sette (2674 in tutto) tra il 27 e il 3 luglio.

Per quanto riguarda i casi (totali) provincia per provincia, Catania ha visto 779 contagi da Covid-19, Palermo 501, Messina 474, Enna 438, Siracusa 329, Caltanissetta 186, Trapani 137, Agrigento 136, Ragusa 90. Palermo la città con più attuali positivi (63) ma quella con la percentuale minore di casi in assoluto (lo 0,40% della provincia).