Numerosi controlli, sequestri di circa 2,5 tonnellate di tonno rosso e multe per oltre 30mila euro. È il bilancio dell’attività condotta dalla Guardia Costiera nel mar Tirreno meridionale.
I mezzi navali d’altura del Corpo e i team ispettivi dei Comandi territoriali della Guardia Costiera hanno effettuato specifiche attività di controllo atte a verificare l’attuazione delle norme riguardanti la pesca al tonno rosso e l’uso illegale delle reti da posta di tipo derivante.
In particolare, Nave Diciotti CP 941, impegnata in attività operativa in quell’area, e Nave Ingianni CP 409 hanno svolto attività di controllo e verifica sulla pesca al tonno rosso con le reti a circuizione.
La pesca al tonno rosso con questi attrezzi può essere praticata, dalle sole unità autorizzate, dal 26 maggio al 1° luglio di ogni anno. Tale attività, tuttavia, deve svolgersi entro certi limiti di cattura (quote) e nel rispetto di precise procedure, così come sancito dalla normativa nazionale e internazionale in armonia a quanto stabilito dal piano pluriennale di gestione dell’ICCAT (Commissione Internazionale per la tutela dei tonnidi nell’Atlantico e nel Mediterraneo).
Nell’ambito dei suddetti controlli, gli ispettori pesca della Guardia Costiera hanno sanzionato 4 pescherecci che, a seguito della cattura, non avevano compilato e/o consegnato la prevista documentazione, utile a fornire la tracciabilità del prodotto. Quattro i verbali amministrativi elevati, per un totale di oltre 10.000 euro di sanzioni.
Sempre nell’ambito dei controlli pesca al tonno rosso, il personale degli Uffici Circondariali Marittimi di Marsala e Termini Imerese, a seguito di specifica attività d’indagine, ha intercettato alcune attività di sbarco illegale del tonno rosso destinato al mercato nero. L’attività ha portato all’elevazione di 4 verbali amministrativi per un totale di circa 30.000 euro di sanzioni. 2,5 le tonnellate di tonno rosso poste sotto sequestro.
In corso in queste ore, anche un’attività della Guardia Costiera di Sant’Agata di Militello con il supporto del Nucleo subacquei della Guardia costiera di Messina che stanno procedendo al recupero di alcune reti abbandonate fuori dal porto e utilizzate illegalmente.
Tale attività di contrasto alla pesca illegale, svolta dalla Guardia Costiera, è fondamentale per la salvaguardia dell’ecosistema marino, per il sostegno degli operatori del settore pesca che operano nella legalità e per la tutela del consumatore finale.