Il governo regionale si affida all’App “SiciliaSicura” per evitare un’impennata di contagi nella nostra isola appena verranno riaperti i confini anche ai turisti. L’applicazione prevede la verifica della provenienza, la segnalazione di casi sospetti tra i familiari della persona che arriva nell’Isola e l’indicazione quotidiana degli spostamenti. Consentirà di tracciare gli spostamenti ma, per essere efficace, occorrerebbe renderla obbligatoria con un’ordinanza regionale e questo sembrerebbe essere l’orientamento. Secondo il governo regionale chi viene liberamente in Sicilia, accetterebbe anche la collaborazione con le autorità sanitarie locali.
Ma come funziona? Per prima cosa i turisti che arriveranno saranno sottoposti alla misurazione della temperatura e se durante il soggiorno dovessero insorgere eventuali sintomi riconducibili al Covid 19, sempre attraverso la App, il turista segnalerà le sue condizioni alla centrale attivata all’ospedale Bonino Pulejo di Messina. Qui gli esperti della struttura sanitaria effettueranno un primo triage a distanza e valuteranno gli interventi successivi da adottare.
Tutto ciò prevede che il governo regionale emani un’ordinanza prima di mercoledì giorno in cui ci sarà il via libera. Una data temuta, quella del 3 giugno, da parte di molti governatori come ad esempio il presidente della Toscana, Enrico Rossi che invoca un rinvio di una settimana degli spostamenti liberi, “per arrivare anche in Lombardia – dice – a un numero di contagi molto ridotto”.