Da domani inizia la fase 2 anche per gli ospedali siciliani. Come è noto, dall’inizio della pandemia, le strutture sanitarie della Sicilia sono state mobilitate per fronteggiare l’emergenza. Sono stati garantiti interventi, esami e visite urgenti e gravi. Tutto il resto è stato sospeso, rinviato tutto quello che era possibile rinviare.
L’assessorato regionale alla Salute, punta a riaprire «in sicurezza» ambulatori e ospedali ai pazienti oggetto di patologie non covid. È stata inviata alle strutture sanitarie una circolare firmata dall’assessore Razza e dai dirigenti generali dei dipartimenti Pianificazione strategica, Mario La Rocca, e Attività sanitarie, Maria Letizia Di Liberti.
Una ripresa monitorata e le eventuali rimodulazioni in corso dipenderanno anche dall’impatto delle misure e dall’andamento della curva epidemiologica.
Ovviamente, sono state tracciate procedure ben precise per innalzare i contagi.
Ecco alcune delle indicazioni. Potranno ripartire da domani negli ospedali e nelle Asp le prestazioni ambulatoriali, visite ed esami, con prescrizione medica contrassegnata con la
lettera D (differibile). Per le prescrizioni P (programmabili) si dovrà aspettare per altre cinque settimane tranne che le aziende sanitarie riescano ad erogarle prime nel rispetto
dei protocolli. Si dovrà dare precedenza ai pazienti con malattie croniche o rare e si chiede di rinviare di un mese gli interventi chirurgici ambulatoriali differibili.
Si potrà accedere in struttura solo 15 minuti prima dell’appuntamento per ridurre le persone in attesa. Paziente ed eventuale accompagnatore devono indossare sempre
la mascherina e dovranno sottoporsi a specifiche verifiche. Il giorno prima i pazienti dovranno essere chiamati per un triage telefonico anche su eventuali sintomi Covid.
I pazienti fragili dovranno accedere ad ambienti dedicati per evitare contatti con altri malati. Si dovranno sempre effettuare adeguate sanificazioni tra un paziente e l’altro. Le aziende sanitarie potranno anche sperimentare visite ed esami serali.
Chi arriva al pronto soccorso deve essere accolto dal personale fornito da dispositivi di sicurezza adeguati e deve indossare la mascherina e disinfettare le mani prima di entrare nel pre-triage attivato per intercettare eventuali pazienti Covid. Nei casi non sospetti si può accedere al triage del pronto soccorso mentre chi è sospetto dovrà seguire
uno speciale percorso dedicato e deve sempre essere considerato positivo anche se non ancora accertato. Il paziente in attesa dell’esito di test e tamponi aspetterà nelle «aree grigie» di isolamento.
I ricoveri devono avvenire rispettando i protocolli di sicurezza, distanziamento, sanificazione e aerazione degli ambienti. Sarà consentito l’accesso ad un solo visitatore alternato per paziente al giorno con mantenimento di adeguati dispositivi di protezione, distanze e tempi limitati. Ai visitatori che dovranno sempre indossare la mascherina chirurgica sarà controllata la temperatura e verificati eventuali sintomi.