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A settembre a scuola con la mascherina?

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Le mascherine sono presidio obbligatorio per commissari, Presidenti, personale ATA e studenti impegnati negli esami di Stato dal 15 giugno. 
Ma a settembre sarà ancora necessario utilizzare la mascherina per le normali attività didattiche?
Nulla è ancora deciso, né escluso. Un accenno è stato fatto dal commissario all’emergenza Domenico Arcuri durante la conferenza stampa per il punto sull’emergenza sanitaria in Italia.
“Con l’inizio delle scuole a settembre stiamo valutando una distribuzione di mascherine con il Miur – ha affermato  il commissario -per il personale docente, non docente e studenti. Il dispositivo sarà disponibile per tutte le scuole già il 17 giugno. Gli esami di maturità devono essere fatti assolutamente in sicurezza“.
Ma l’ipotesi della mascherina obbligatoria in tutte le scuole italiane è sul tavolo degli esperti che stanno lavorando al piano per consentire di tornare sui banchi a settembre. Oltre al distanziamento sociale nelle classi – con i banchi separati di almeno un metro e mezzo – l’altra ipotesi è che la mascherina sia obbligatoria per tutti gli studenti sopra i sei anni, i docenti e tutto il personale della scuola.
Igienizzare gli ambienti, separare i banchi nelle aule di almeno un metro, sviluppare la sensibilità di tutti ad indossare le mascherine a scuola: queste alcune delle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ai Paesi che stanno organizzando il ritorno in aula degli studenti.

In tutti i casi, la decisione di far rimanere chiuse o di riaprire le scuole, secondo l’Oms, deve essere guidata da un approccio equilibrato tra i benefici educativi e quelli sanitari per gli studenti, gli insegnanti e la comunità in generale. “La cosa più importante è comunque prevenire nuovi focolai di Covid-19 nella comunità”, conclude l’OMS.

Dunque, in caso di riapertura delle scuole l’Oms sollecita innanzitutto un’adeguata igiene delle mani e raccomanda i saluti senza contatto. Nelle aule e all’ingresso delle scuole, prosegue l’Organizzazione, devono essere presenti i dispensatori di gel idroalcolico o sapone e acqua pulita. Si tratta anche di garantire una pulizia quotidiana regolare con disinfettante dell’ambiente scolastico, compresi i servizi igienici.

“Le superfici più usate, come le maniglie delle porte, i giocattoli, il materiale didattico, gli interruttori, le attrezzature per il gioco, gli ausili educativi utilizzati dai bambini e le copertine dei libri devono essere pulite e disinfettate regolarmente”, afferma l’Oms.

A scuola è inoltre raccomandato l’uso della mascherina e la sorveglianza di chi, sia studente che membro del personale scolastico, presenti i sintomi del raffreddore. E’ inoltre importante mantenere la distanza fisica a scuola e per questo secondo l’Oms per quanto riguarda i pasti, è meglio evitare la mensa e in alternativa far pranzare gli studenti in classe. Così come è sconsigliato riunire varie classi insieme: saranno, dunque, gli insegnati a spostarsi da un’aula all’altra, mentre i ragazzi rimarranno sempre nella stessa. Le aule dovranno inoltre essere quanto più arieggiate. Per garantire il distanziamento sociale l’Oms ipotizza anche la possibilità di prevedere vari turni e considerare l’aumento degli insegnanti in modo da ridurre il numero di studenti per classe.