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La serie A2 di basket si interroga sul futuro

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CAPO D’ORLANDO L’Orlandina basket 2020-21 al momento ha la faccia di coach Marco Sodini, impegnatissimo on line in collegamento con mezzo mondo tra un’intervista ed un occhio al mercato magari a caccia dei due stranieri sui quali basare il roster che andra’ ad affrontare la terza stagione consecutiva di serie A2. Facile a dirsi, meno a farsi ed è lo stesso tecnico viareggino, in contatto quotidiano con il patron Enzo Sindoni, ad affermarlo: “siete sicuri che gli americani vorranno ancora venire in A2 considerando i budget ridotti”? Il nodo è cruciale per l’intero sistema basket nostrano perché reperire sponsor, soprattutto medio-piccoli, avendo a che fare con le chiusure degli ultimi 2 mesi e, nella migliore delle ipotesi, con le riduzioni di quelli a venire, sara’ missione impossibile, soprattutto per realta’ commerciali come Capo d’Orlando. Insomma austerita’ e fantasia se si vuole continuare a restare nella seconda serie, con il rischio concreto che almeno un terzo delle attuali 28 societa’ di A2 non riescano a parteciparvi preferendo l’autoretrocessione in B o peggio ancora la sparizione dai radar Fip. Nell’incertezza generale, con il campionato che potrebbe anche non partire in autunno, meglio tuffarsi nel contest della A2 che ha premiato la leggenda Orlandina, Gianluca Basile, gia’ promosso dai voti dei tifosi ai quarti di finale dove sfidera’ l’agrigentino Albano Chiarastella.