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Capo d’Orlando, sui lavori del Lungomare Doria il Sindaco replica a Legambiente

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“Ho sempre difeso la libertà di chiunque di poter esprimere pensieri e considerazioni, ma non posso accettare critiche infondate”. Così il Sindaco di Capo d’Orlando Franco Ingrillì risponde al post di Legambiente Nebrodi sui lavori di ripristino del tratto di muro del lungomare Andrea Doria danneggiato dalla mareggiata del febbraio 2019.
“Va detto subito, a scanso di equivoci strumentali, che il progetto approvato dalla struttura commissariale della Regione non è stato oggetto di variante, ma si tratta dello stesso elaborato che è stato anche sottoposto preliminarmente all’attenzione di Legambiente e che, quindi, avrebbe avuto tempo e modo di sollevare osservazioni.
Il progetto redatto dal nostro Ufficio Tecnico, che ha superato il vaglio della struttura commissariale, contemplava l’ampliamento per circa 60 (sessanta) metri del marciapiede del Lungomare Doria, occupando circa 28 (ventotto) metri quadrati di spiaggia mai utilizzati per la balneazione. Una scelta tecnica che va letta sotto due punti di vista, altrettanto strategici: da un lato, infatti, questi 60 metri di lungomare erano rimasti gli unici privi di protezione dall’azione di sifonamento sottostante le fondazioni e, dall’altro, si coniuga perfettamente con il progetto di riqualificazione del lungomare di levante già finanziato con i fondi inseriti nel Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana di Messina.
Non cado nel tranello del paragone con il passato e né mi piacciono le autocelebrazioni, ma vorrei ricordare che questo Sindaco e questa Amministrazione si sono sempre battuti per la salvaguardia del litorale: abbiamo attuato in passato piccoli interventi di ripascimento prelevando sabbia nella zona di Bagnoli e versandola nei pressi del laghetto, dietro il Monte della Madonna, e nella zona antistante la Chiesetta di San Gregorio. Devo ringraziare per l’attenzione riservata al nostro Comune e al nostro territorio la struttura contro il dissesto idrogeologico della Regione guidata dal Presidente Musumeci e diretta da Maurizio Croce: in virtù di questa attenzione abbiamo ottenuto un finanziamento da un milione di euro per il ripascimento della spiaggia del centro e per la manutenzione dei pennelli di massi, tutti lavori pronti a partire entro l’estate. I fatti sono questi e, per fortuna, sono l’unica cosa che rimane.
Ho sempre condiviso i principi ispiratori e le battaglie a difesa della costa da parte di Legambiente e, proprio sulla scorta di questa condivisione, ho coinvolto l’associazione anche negli atti e nei sopralluoghi preliminari anche a quest’ultimo progetto. Mi auguro che, insieme all’amore per il territorio, prevalga la serenità di giudizio”.

Ecco il post pubblicato da Legambiente Nebrodi: ”
“In principio c’era un finanziamento di 400 mila euro (marzo 2018) per ricostruire la spiaggia erosa in modo da prevenire danni alle infrastrutture. Rimanda e rimanda, arrivò la mareggiata che sfasciò il muro e fece sifonare il marciapiede. Allora i 400 mila euro cambiano direzione e si investono nella ricostruzione del muro: dov’era prima, era lecito supporre.
Ma forse era troppo normale fare così. Perciò la pensata: perché non allarghiamo il marciapiede del lungomare? Sì, ci giochiamo un pezzo di spiaggia; e ancora un altro pezzo, visto che ci mettiamo pure una bella mantellata di massi. Ma che ci fa? I turisti vengono a Capo d’Orlando per ammirare il marciapiede del “lungomare più bello del mondo”, mica per il mare o la spiaggia.
Sappiamo già, per esperienza, che il nuovo muro e la nuova massicciata dissesteranno ancora la spiaggia, ma non sarà un problema. Anzi. Ci saranno altri finanziamenti ed altri appalti per riparare i danni che verranno.
Il paradosso in questa storia è che tutto questo si sta facendo con i soldi del Commissario di Governo per la prevenzione del rischio idrogeologico e per la mitigazione dell’erosione dei litorali destinati alla tutela ed alla resilienza delle spiagge”.