Il Soroptimist Club Nebrodi, presieduto da Giovanna Re, ha donato al personale dell’ospedale di Sant’Agata Militello, alcuni lotti di mascherine del tipo FFP2.
Si tratta di un atto di stima che tutte le socie del sodalizio nebroideo nutrono nei confronti di chi si sta spendendo in questa lotta contro il nemico invisibile. il Sars Cov-2.
Alla presenza del direttore sanitario del nosocomio, Paolina Reitano, la presidente del Club accompagnata dalla program director Costanza Letizia e dalla delegata Tiziana Franchina, ha effettuato la donazione dei preziosi ed introvabili dispositivi medici, nel rispetto delle distanze di sicurezza imposte ed utilizzando tutti i DPI previsti dalla legge, ai reparti di Pediatria alla presenza del primario Giuseppe Velardi e della sua collega Daniela Ullo, di Psichiatria nelle mani del Primario Antonino Sinagra, al Punto nascita col Primario Umberto Musarra e ad Ematologia, al responsabile Gaetano Roccamo.
Il Club ha inoltre provveduto a far recapitare le mascherine anche al reparto di Pediatria dell’ospedale di Patti, diretto da Caterina Cacace”.
“È triste”, osserva la presidente Re, “che oggi ci si incontri qui per la consegna di mascherine al fine di combattere il Covid-19, che ha sconvolto la nostra vita, quella dell’Italia e del mondo intero. Un nemico con il quale dobbiamo abituarci a convivere e senza sapere ancora per quanto tempo. In questi giorni, proprio nel reparto di Pediatria, non avremmo dovuto devolvere mascherine, avremmo bensì voluto consegnare i lavori di restyling che da tempo sono in itinere, per far si che i piccoli pazienti e i medici che li seguono amorevolmente avessero un reparto dalle pareti colorate, animate da quadri raffiguranti personaggi dei cartoni animati, e la creazione di una ludoteca arredata con mobili ed accessori, televisione e libri per accogliere e rendere più gradevole la degenza dei bimbi”.
Quello del reparto di Pediatria di Sant’Agata, è infatti uno dei due progetti più importanti che il Soroptimist Club Nebrodi sta portando avanti, al quale ha lavorato con grandissima professionalità la socia fondatrice, l’architetto Tiziana Franchina.
“Vorremmo rivolgere un appello, come sodalizio, alla nostra classe dirigente, al Presidente Nello Musumeci e all’Assessore alla Salute, Ruggero Razza:
“Da questo momento in poi forse è il caso che la politica prenda atto che i tagli, se strettamente necessari, vadano fatti non sulla sanità. Sant’Agata Militello deve avere un nosocomio che sia dignitoso, è inaccettabile che in un territorio così vasto come quello dei Nebrodi, venga soppresso un punto nascita”, conclude la presidente Re.