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Marco Sodini non lascia ma raddoppia nell’Orlandina, con l’ex Sindoni jr a Treviso

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L’Orlandina lavora per farsi trovare pronta a quello che si annuncia come una sorta di anno zero per il basket italiano, con i giovani nostrani al centro del progetto, anche se adesso è impossibile ipotizzare la data della ripartenza come dichiara lo stesso presidente della LNP, Pietro Basciano. “Riprendere il campionato a porte chiuse oltre ad aumentare il danno economico dei club, non avrebbe alcun senso. Per cui posticipare A2 e B per ripartire a porte aperte”. Ovviamente per il club paladino nessun eventuale ripescaggio in A ma consolidamento di un progetto che proseguira’ senza l’ex ds Giuseppe Sindoni (dovrebbe essere l’aggiunta all’area tecnica di Treviso con mansioni specifiche di scouting per implementare l’attuale struttura dirigenziale sul fronte mercato del club del presidente Vazzoler, dopo il nulla di fatto con Nicola Alberani) ma con coach Marco Sodini che dovrebbe sdoppiarsi ricoprendo una sorta di ruolo da manager dei biancoazzurri. “Ho un contratto di altri due anni – spiega il tecnico viareggino – e non c’è motivo di non rispettarlo, qui mi trovo bene, da uomo di mare mi sento a casa essendo passato dalla perla alla gemma del Tirreno. La famiglia Sindoni ha un progetto serio e concreto che mira alla crescita dei giovani, tra cui Marco Lagana’ che tra qualche anno giochera’ l’Eurolega e sara’ punto fermo della nazionale. Avevo richieste ma credo che il futuro possa avere radici nel presente. Da settimane ricevo liste di giocatori dagli agenti ma quest’anno sara’ ancora più dura perchè non si sa che tipo di campionato si prospetta con 7 squadre su 28 che non avrebbero i requisiti per proseguire in A2 ed in genere con budget ridimensionati”. Il tecnico viareggino sta vivendo a Capo d’Orlando questo difficile momento emergenziale: “Da capitano – prosegue Sodini – non ho lasciato la nave, sono a contatto con i miei affetti isolani. Ho la responsabilita’ di 50 persone che percepiscono uno stipendio per cui vivo come sempre h24 la mia situazione. Passo le giornate tra videoconferenze con allenatori di tutto il mondo a confronti con la societa’ per programmare il futuro ed evitare gli errori fatti la scorsa estate nella costruzione della squadra. Cestisticamente ho un entusiasmo incredibile perchè siamo davanti ad una situazione purtroppo drammatica e nuova che, però, potrebbe portare cose buone per il basket italiano ed anche per l’Orlandina”