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Il governo annulla l’ordinanza di De Luca sull’attraversamento dello Stretto

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Via libera del Consiglio dei ministri all’annullamento dell’ordinanza del sindaco di Messina Cateno De Luca sulle registrazioni obbligatorie online per chi attraversa lo Stretto. Lo spiegano fonti governative al termine della riunione sottolineando come, a prescindere dal merito dell’ordinanza, il provvedimento di De Luca aveva un difetto di competenza in quanto investiva un ambito territoriale regionale e non circoscritto al Comune di Messina. Ieri il Consiglio di Stato aveva dato il suo ok alla proposta del Viminale di annullare l’ordinanza.
Intanto, il Sindaco di Messina ha inviato una memoria al premier Conte con cui si evidenzia la “straordinaria velocità con la quale, in meno di 12 ore, il Consiglio di Stato si è riunito e si è espresso sulla richiesta di parere avanzata dal ministro Lamorgese che a sua volta – ricorda DE LUCA – e’ componente proprio della sezione Consultiva del Consiglio di Stato, anche se al momento si trova in aspettativa”. Il sindaco di Messina poi aggiunge: “In un Paese dove la giustizia amministrativa arranca, emettendo pronunce che spesso sono cosi’ tardive da essere equiparate alla denegata giustizia, in piena emergenza sanitaria da coronavirus, il Consiglio di Stato trova il tempo di riunirsi, chissà poi se in teleconferenza o in quale altro modo, per assecondare la richiesta della collega Lamorgese e dire al sindaco DE LUCA che ha fatto un’ordinanza abnorme”. Il sindaco di Messina apre poi un nuovo fronte: “Peccato pero’ che il Consiglio di Stato non sia stato interessato dalla collega Lamorgese quando il presidente della Regione Sardegna ha introdotto, il 14 marzo, il divieto di trasporto passeggeri sull’isola con obbligo di una previa registrazione sul sito della Regione entro 48 ore dalla data della partenza, o quando il sindaco della città di Capri ha disposto il reimbarco dei passeggeri non muniti dell’autorizzazione dello stesso sindaco per lo sbarco sull’isola. Evidentemente per il ministro dell’Interno e per il Consiglio di Stato l’unico territorio d’Italia sul quale non e’ consentito all’autorità locale di dettare le disposizione per l’attuazione dei controlli e’ lo stretto di Messina, crocevia di tanti interessi e di particolare attenzione, ora più che mai”.