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Il Consiglio di Stato ferma De Luca: “annullare l’ordinanza contro gli sbarchi”

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Con un documento della prima sezione pubblicato ieri sera, il Consiglio di Stato ha espresso con la massima urgenza, parere favorevole sulla proposta del Ministero dell’Interno, pervenuta nella mattinata, per annullamento, in via straordinaria, dell’ordinanza del sindaco di Messina Cateno De Luca che ha imposto a “chiunque intende fare ingresso in Sicilia attraverso il Porto di Messina, sia che viaggi a piedi sia che viaggi a bordo di un qualsiasi mezzo di trasporto” l’obbligo di registrarsi, almeno 48 ore prima della partenza, “nel sistema di registrazione on-line www.sipassaacondizione.comune.Messina.it, fornendo una serie di dati identificativi e di informazioni personali, e di “attendere il rilascio da parte del Comune di Messina del nulla osta allo spostamento“.

La prima sezione di Palazzo Spada ha evidenziato che “l’istituto dell’annullamento straordinario a tutela dell’unità dell’ordinamento evidenzia oggi una sua rinnovata attualità e rilevanza, proprio a fronte di fenomeni di dimensione globale quali l’attuale emergenza sanitaria da pandemia che affligge il Paese, al fine di garantire il razionale equilibrio tra i poteri dello Stato e tra questi e le autonomie territoriali”.

Tale potere, spiega la sezione, “trova la sua ragion d’essere nell’obbligo gravante sul presidente del Consiglio dei ministri, sancito dall’articolo 95 della Costituzione, di assicurare il mantenimento dell’unità di indirizzo politico ed amministrativo, nel quadro di unità e di indivisibilità della Repubblica, di cui all’articolo 5 della Costituzione“.

Dunque, in presenza di “emergenze di carattere nazionale – conclude il Consiglio di Stato – pur nel rispetto delle autonomie costituzionalmente tutelate, vi deve essere una gestione unitaria della crisi per evitare che interventi regionali o locali possano vanificare la strategia complessiva di gestione dell’emergenza, soprattutto in casi in cui non si tratta solo di erogare aiuti o effettuare interventi ma anche di limitare le libertà costituzionali”Al parere seguirà  una deliberazione del Consiglio dei ministri che dovrà essere recepita con decreto del presidente della Repubblica.

Non si fa attendere la risposta del Sindaco De Luca che tuttavia non modera i toni: “E‘ vomitevole che un ministro della Repubblica, in questo momento di emergenza, si occupi di una procedura straordinaria per annullare una ordinanza di un sindaco che è restrittiva e rispetta i principi di questo momento che stiamo vivendo di emergenza Coronavirus. Ancora più restrittivo per la salute pubblica. E’ proprio vomitevole. Lamorgese è inadeguata, si dimetta”.

De Luca ha poi annunciato di volere “consegnare la fascia tricolore alla Lamorgese” invitandola “ad occuparsi lei della fase emergenziale”. Consegnerò simbolicamente la mia fascia tricolore al ministro Lamorgese – dice ancora De Luca – la farò avere in Prefettura e aspettiamo che venga la signora ministra a gestire questa situazione di emergenza che noi in trincea continuiamo a gestire, è un obbligo nei confronti dei miei cittadini. Diversamente mi sarei dimesso ma in questa fase non lo faccio. E’ ovvio che aspetto la ministra a gestire la situazione emergenziale in modo tale da tranquillizzare il popolo siciliano di fronte a questa vergogna di sbarchi abusivi che rasentano i crimini di Stato“.