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Emergenza coronavirus, fondi per i Comuni e le famiglie

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Fondi anticipati per i Comuni per venire incontro alle esigenze delle famiglie. L’annuncio è del presidente del consiglio dei ministri durante la conferenza stampa di stasera. “Si allarga la ferita del nostro Paese, permettetemi di esprimere la mia vicinanza a tutti gli italiani: vorrei dire loro che siamo perfettamente consapevoli che ci sono tante persone che soffrono. Sono sofferenze psicologiche a cui non eravamo abituati, e qualche sofferenza materiale: difficoltà per quanto riguarda prodotti farmaceutici, approvvigionamenti. Di qui con tutti i Ministri abbiamo lavorato per varare subito un provvedimento di grande impatto. Coinvolgiamo i Comuni, i Sindaci sono le nostre prime antenne e sentinelle per quanto riguarda le comunità locali e le necessità dei cittadini. Ci affidiamo a loro”.
“Abbiamo appena firmato un DPCM in cui giriamo 4,3 miliardi in anticipo rispetto alla scadenza prevista per tutti i Comuni. E in più con una Ordinanza della protezione civile aggiungiamo altri 400 milioni, come ulteriore anticipo che destiniamo ai Comuni come vincolo da usare per queste persone che non hanno i soldi per fare la spesa. Nasceranno quindi dei buoni spesa, delle possibilità di erogare da parte dei Comuni dei generi di prima necessità, generi alimentari. Confidiamo che dall’inizio della settimana prossima i Sindaci siano in condizione di erogare questi buoni spesa, generi e derrate alimentari alle persone bisognose. Non vogliamo lasciare nessuno abbandonato a se stesso, soprattutto in un momento in cui le sofferenze sono acuite”.
“Dobbiamo aiutare chi in questo momento è in maggiore difficoltà. Vogliamo aumentare la catena della solidarietà: per questo abbiamo previsto misure rafforzate per migliorare le donazioni. Non vogliamo tassare la solidarietà. Chiediamo anzi alla grande distribuzione se può applicare sconti del 5 e 10% a chi usa questi buoni spesa. Aggiungo una cosa: stiamo lavorando intensamente perché abbiamo varato alcune misure ed è importante che queste, appena stanziate (25 miliardi), arrivino subito nelle tasche dei cittadini. Non è semplice, parliamo di 16 misure per una platea di 11 milioni di persone. Stiamo facendo di tutto perché i tempi ordinari della democrazia non sia dimezzati, se non addirittura azzerati. E su questo sono intransigente: vogliamo mettere tutti in condizione di poter beneficiare delle somme a cui hanno diritto nel più breve tempo possibile. Per fare in modo che sia fatto tutto entro il 15 aprile, se possibile anche prima”.